Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





sabato 1 gennaio 2011

Teresa Lallo, una donna, al Ridotto di Salerno



LA RECENSIONE:TERESA LALLO
DI MARIA SERRITIELLO


A concludere, la prima tranche della stagione teatrale 2010-2011 “Che Comico”, il 4 ed il 5 dicembre scorso, al teatro “Ridotto” di Salerno, è stata, finalmente, una donna: Teresa Lallo. Di signore con “vis comica”, il genere scarseggia, ma quando ne cattura una, sono di straordinaria bravura, come lo è Teresa Lallo. Il suo spettacolo “Punto e a Capo” è un condensato di battute effervescenti che hanno molto divertito e coinvolto, nelle gag, il pubblico presente. Capelli rossi, viso mobile ed espressivo e la parlata che va dal pugliese di origine al romano di adozione. Il suo monologo scoppiettante si rivolge alle donne, enunciando le nevrosi e i tic maschili. Ad ogni battuta seduce, gli occhi chiari si puntano sullo spettatore di turno e non lo lascia più, fino a sfiancarlo. Che vittoria, per ogni donna in sala, che ha riconosciuto nei difetti degli uomini, elencati con il garbo della comicità di classe, l’uomo che le stava seduto accanto. Uno spettacolo completo di una monologhista di razza, di una donna che riesce ad essere simpatica in eguale misura al genere maschile e a quello femminile. Il monologo di Teresa passa in rassegna fatti, circostanze, tic e manie dell’altro sesso, sovrapponendovi le riflessioni che ognuna delle signore in sala, in cuor suo ha fatto, ma che non ha quasi mai espresso così apertamente. Accade che si sente parlare con naturalezza di vagina, orgasmo e di “quei giorni là”, senza che nessuno dei presenti provi imbarazzo, perché la Lallo, con le sue rotondità mediterranee, rassicura e pacifica ogni desiderio. “Punto e a capo” lo spettacolo rappresentato con successo al Ridotto, dalla bravissima attrice, basa la sua comicità sulla vita, gli uomini, i sogni, quelli realizzati e quelli infranti, senza mollare mai, appunto, tornando sempre a capo e fruttificando le esperienze del passato. Una donna normale, Teresa Lallo, proprio per questo eccezionale, perché nella sua normalità, si riconosce l’unicità.



Cenni biografici



Da donna normale, Teresa Lallo, diventa una comica del tutto speciale. Nasce nella Puglia opulenta ed assolata ma si trasferisce nella capitale, dove vive, senza, però, aver mai abbandonato i contatti con il luogo di origine. L’attrice, ha la solarità e la femminilità dell’appartenenza mediterranea, ma non s’identifica né nello stereotipo della bella- stupida, né in quello della brutta inviperita, Teresa è una donna normale , di quelle che normali non sono, perché sanno farsi amare e odiare nello stesso tempo, per quello che ti danno ma anche per quello che ti tolgono.



Teresa Lallo ha un nutrito curriculum professionale, acquisito negli anni, con prestigiose compagnie teatrali: Checco Durante, Alfiero Alfieri, Bona la prima, Laboratorio Zelig di Bari e Zelig di Roma, Teatrale “Bambine cattive”. Ha collezionato riconoscimenti e premi per la sua bravura.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu




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