Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





giovedì 27 gennaio 2011


MARIA MERCADER

FONTE:EXCITE

Si è spenta Maria Mercader, moglie di Vittorio De Sica

Aveva 93 anni Maria Mercader, attrice spagnola e seconda moglie di Vittorio De Sica, spentasi ieri a Roma. Madre dell'attore Christian De Sica, la vita della Mercader nel mondo dello spettacolo ebbe inizio nel suo paese natale.

Sorella di Ramòn Mercader, l'assassino di Trotsky, Maria mosse i primi passi nel cinema con il film 'Molinos de viento' nel 1939, diretta dal regista Rosario Pi. Pochi anni dopo, nel '42, si trasferì in Italia e sul set di 'Un garibaldino in convento' conobbe il cineasta Vittorio De Sica. Tra i due fu amore a prima vista.

Ma ci vollero ben 17 anni prima che il regista neorealista - che condusse una doppia vita per lungo tempo - riuscisse ad ottenere il divorzio dalla prima moglie Giuditta Rissone. La coppia si sposò nel '59 in Messico e una seconda volta a Parigi nel '68. Oltre al re del cinepanettone Christian, la Mercader e De Sica ebbero anche un secondo figlio, Manuel, ad oggi compositore. Anni dopo Maria scrisse una biografia dal titolo 'La mia vita con Vittorio De Sica'.

La carriera dell'attrice proseguì negli anni '40 con 'Musica Proibita' e 'Il treno crociato' di Carlo Campogalliani. Poi collaborò con Blasetti tingendosi i capelli scuri in 'Nessuno torna indietro' (1943) di Alessandro Blasetti, poi nel '48 interpreta la maestrina dalla penna rossa in 'Cuore' di Duilio Coletti, tratta dal romanzo di Edmondo De Amicis. Negli ultimi anni ricordiamo la Mercades in camei nei film 'La casa del sorriso' di Marco Ferreri e 'Al lupo al lupo' di Carlo Verdone.









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