Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





sabato 28 febbraio 2009



Piero Calamandrei(Firenze 21-4-1889//Firenze 27-9-1956)
è stato giornalista,giurista,politico e docente universitario.


Discorso di Piero Calamandrei in difesa della Scuola nazionale

Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito.Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c'è un'altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime... Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"

Piero Calamandrei - discorso pronunciato al III Congresso in difesa della scuola nazionale a Roma l'11 febbraio 1950


27-2-2009

Nella discesa
qualche ultimo scalino,
via vado
e lungo solco
rimane.

Maria Serritiello
28-2-2009


mercoledì 25 febbraio 2009



Il Mercoledì delle Ceneri, nella Chiese cattoliche di rito romano e in alcune comunità riformate, è il primo giorno della Quaresima, ovvero il primo giorno del periodo penitenziale in vista della Pasqua cristiana che ha inizio dopo il cosiddetto Martedì grasso, ultimo giorno di Carnevale.

È così chiamato perché durante la funzione religiosa del giorno si pone sul capo dei fedeli della cenere per ricordare la caducità della vita terrena e spronare i fedeli all'impegno penitenziale della Quaresima. Si possono usare due formule diverse[1] per questo rito:

Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai.
Convertiti e credi al Vangelo.
L'imposizione della ceneri al romano pontefice, che tradizionalmente avveniva nella chiesa di sant'Anastasia per mano del cardinale protovescovo, per molti secoli si è svolta in silenzio.[2]

In questo giorno, tutti i cattolici dei vari riti latini (eccetto il rito ambrosiano) sono tenuti a far penitenza e ad osservare il digiuno ecclesiastico.

Il Mercoledì delle Ceneri ricorre quaranta giorni prima della Pasqua, se si escludono da questo periodo le domeniche (che non sono mai state giorni di digiuno); ricorre quarantaquattro giorni prima del Venerdì Santo considerando anche le domeniche. Cade in una data diversa ogni anno, secondo la data della Pasqua; data compresa tra i primi giorni di febbraio e la fine della seconda settimana di marzo.

Il Mercoledì delle Ceneri ricorrerà nei prossimi anni nelle seguenti date:

2009 - 25 febbraio
2010 - 17 febbraio
2011 - 9 marzo
2012 - 22 febbraio
2013 - 13 febbraio
2014 - 5 marzo
2015 - 18 febbraio
2016 - 10 febbraio
2017 - 1º marzo
2018 - 14 febbraio
2019 - 6 marzo
Nel rito ambrosiano, in cui la Quaresima inizia con la domenica successiva, l'imposizione delle Ceneri avviene il lunedì successivo di preferenza, anche se generalmente viene effettuata anche nella prima domenica di Quaresima; il giorno di digiuno e astinenza è posticipato al primo venerdì di Quaresima.

martedì 24 febbraio 2009



Il Carnevale se ne va,con questo giorno,ma non la voglia di ridere,se c'è Gigi Proietti a raccontarci una barzelletta.

lunedì 23 febbraio 2009



L'aria spensierata della festa di "Carnevale"induce all'allegria,perciò buona risata a tutti.

domenica 22 febbraio 2009



Il carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cristiana (ed in modo particolare in quelli di tradizione cattolica).

Tradizionalmente nei paesi cattolici, il Carnevale ha inizio con la Domenica di Settuagesima (la prima delle sette che precedono la Settimana Santa secondo il calendario Gregoriano); finisce il martedì precedente il Mercoledì delle Ceneri che segna l'inizio della Quaresima. La durata è perciò di due settimane e due giorni. Il momento culminante si ha dal Giovedì grasso fino al martedì, ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso). Questo periodo, essendo collegato con la Pasqua (festa mobile), non ha ricorrenza annuale fissa ma variabile. Per questo motivo i principali eventi si concentrano in genere tra i mesi di febbraio e marzo.

Per la Chiesa cattolica il Tempo di Carnevale è detto anche Tempo di Settuagesima. Essa considera il Carnevale (Settuagesima) come un momento per riflettere e riconciliarsi con Dio. Si celebrano le Sante Quarantore (o carnevale sacro), che si concludono, con qualche ora di anticipo, la sera dell'ultima domenica di carnevale.

I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare l'elemento più distintivo del carnevale è la tradizione del mascheramento.

Benché facente parte della tradizione cristiana, i caratteri della celebrazione carnevalesca hanno origini in festività ben più antiche che, ad esempio nelle dionisiache greche e nei saturnali romani, erano espressione del bisogno di un temporaneo scioglimento degli obblighi sociali e delle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza.

La parola carnevale deriva dal latino "carnem levare" ("eliminare la carne"), poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.



Accantoniamo Sanremo e facciamo trascorrere il tempo fino al prossimo,senza nessun commento,senza nessuna esaltazione,senza fischiettare,come si diceva,il giorno dopo l'orecchiabile motivo vincente.L'Italia è diversa da come lo era 59 anni fa e senza abbandonarci alla nostalgia applaudiamo il vincitore che da questo momento in poi sarà nella storia di Sanremo



Vincitrice della nuove proposte è la buffa Arisa, sapientemente acconciata dai comunicatori di massa,come un cartone animato.

sabato 21 febbraio 2009



7. Presentatori La maggior parte dei personaggi televisivi italiani ha nel suo curriculum almeno una presentazione del Festival di Sanremo.

Il record delle presentazioni del Festival appartiene a Pippo Baudo, presentatore per ben tredici edizioni (la prima nel 1968, l'ultima nel 2008), seguito da Mike Bongiorno che ha condotto la manifestazione per undici volte e in fine Nunzio Filogamo (cinque edizioni).

1951: Nunzio Filogamo
1952: Nunzio Filogamo
1953: Nunzio Filogamo
1954: Nunzio Filogamo
1955: Armando Pizzo
1956: Fausto Tommei
1957: Nunzio Filogamo - Marisa Allasio - Fiorella Mari
1958: Gianni Agus - Fulvia Colombo
1959: Enzo Tortora - Adriana Serra
1960: Enza Sampò - Paolo Ferrari
1961: Lilli Lembo - Giuliana Calandra (con Alberto Lionello nella serata finale)
1962: Renato Tagliani - Laura Efrikian - Vicky Ludovisi
1963: Mike Bongiorno - Edy Campagnoli - Rossana Armani - Giuliana Copreni - Maria Giovannini
1964: Mike Bongiorno - Giuliana Lojodice
1965: Mike Bongiorno - Grazia Maria Spina
1966: Mike Bongiorno - Paola Penni - Carla Maria Puccini
1967: Mike Bongiorno - Renata Mauro
1968: Pippo Baudo - Luisa Rivelli
1969: Nuccio Costa - Gabriella Farinon
1970: Nuccio Costa - Enrico Maria Salerno - Ira Furstemberg
1971: Carlo Giuffrè - Elsa Martinelli
1972: Mike Bongiorno - Sylva Koscina
1973: Mike Bongiorno - Gabriella Farinon
1974: Corrado - Gabriella Farinon
1975: Mike Bongiorno - Sabina Ciuffini
1976: Giancarlo Guardabassi
1977: Mike Bongiorno - Maria Giovanna Elmi
1978: Vittorio Salvetti - Beppe Grillo - Maria Giovanna Elmi - Stefania Casini
1979: Mike Bongiorno - Anna Maria Rizzoli
1980: Claudio Cecchetto - Roberto Benigni - Olimpia Carlisi - Daniele Piombi
1981: Claudio Cecchetto - Eleonora Vallone - Nilla Pizzi
1982: Claudio Cecchetto - Patrizia Rossetti - Daniele Piombi
1983: Andrea Giordana - Emanuela Falcetti - Anna Pettinelli - Isabel Russinova - Daniele Piombi
1984: Pippo Baudo - Elisabetta Gardini - Edy Angelillo - Viola Simoncioni
1985: Pippo Baudo - Patty Brard
1986: Loretta Goggi - Anna Pettinelli - Sergio Mancinelli - Mauro Micheloni
1987: Pippo Baudo e Carlo Massarini
1988: Miguel Bosè, Gabriella Carlucci, Carlo Massarini, Beppe Grillo, Kay Sandvik
1989: Rosita Celentano - Paola Dominguin - Danny Quinn - Gianmarco Tognazzi - Kay Sandvik - Ann Clare Matz
1990: Johnny Dorelli e Gabriella Carlucci
1991: Edwige Fenech e Andrea Occhipinti
1992: Pippo Baudo - Milly Carlucci, Alba Parietti e Brigitte Nielsen
1993: Pippo Baudo e Lorella Cuccarini
1994: Pippo Baudo - Anna Oxa e Cannelle
1995: Pippo Baudo - Anna Falchi e Claudia Koll
1996: Pippo Baudo - Valeria Mazza e Sabrina Ferilli
1997: Mike Bongiorno - Valeria Marini e Piero Chiambretti
1998: Raimondo Vianello - Eva Herzigova e Veronica Pivetti
1999: Fabio Fazio - Renato Dulbecco e Laetitia Casta
2000: Fabio Fazio - Luciano Pavarotti - Teo Teocoli - Ines Sastre
2001: Raffaella Carrà - Megan Gale - Enrico Papi e Massimo Ceccherini
2002: Pippo Baudo - Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere
2003: Pippo Baudo - Serena Autieri e Claudia Gerini
2004: Simona Ventura - Paola Cortellesi, Gene Gnocchi e Maurizio Crozza
2005: Paolo Bonolis - Antonella Clerici e Federica Felini
2006: Giorgio Panariello - Victoria Cabello e Ilary Blasi
2007: Pippo Baudo - Michelle Hunziker
2008: Pippo Baudo - Piero Chiambretti - Andrea Osvart e Bianca Guaccero
2009:Paolo Bonolis e Luca Laurenti

venerdì 20 febbraio 2009




. VincitoriIl record di vittorie (quattro) appartiene a Claudio Villa e a Domenico Modugno. A Iva Zanicchi il record al femminile con tre edizioni.

Il record di partecipazioni (quindici) appartiene a Milva e a Peppino di Capri. Eros Ramazzotti, Aleandro Baldi, Marco Masini e Annalisa Minetti hanno vinto sia tra le Nuove Proposte che tra i cosiddetti Big.

1951: Nilla Pizzi - Grazie dei fiori
1952: Nilla Pizzi - Vola colomba
1953: Carla Boni / Flo Sandon's - Viale d'autunno
1954: Giorgio Consolini / Gino Latilla - Tutte le mamme
1955: Claudio Villa / Tullio Pane - Buongiorno tristezza
1956: Franca Raimondi - Aprite le finestre
1957: Claudio Villa / Nunzio Gallo - Corde della mia chitarra
1958: Domenico Modugno / Johnny Dorelli - Nel blu dipinto di blu (Volare)
1959: Domenico Modugno / Johnny Dorelli - Piove
1960: Tony Dallara / Renato Rascel - Romantica
1961: Betty Curtis / Luciano Tajoli - Al di là
1962: Domenico Modugno / Claudio Villa - Addio... addio
1963: Tony Renis / Emilio Pericoli - Uno per tutte
1964: Gigliola Cinquetti / Patricia Carli - Non ho l'età (per amarti)
1965: Bobby Solo / New Christy Minstrels - Se piangi se ridi
1966: Domenico Modugno / Gigliola Cinquetti - Dio come ti amo
1967: Claudio Villa / Iva Zanicchi - Non pensare a me
1968: Sergio Endrigo / Roberto Carlos - Canzone per te
1969: Bobby Solo / Iva Zanicchi - Zingara
1970: Adriano Celentano / Claudia Mori - Chi non lavora non fa l'amore
1971: Nada / Nicola Di Bari - Il cuore è uno zingaro
1972: Nicola Di Bari - I giorni dell'arcobaleno
1973: Peppino Di Capri - Un grande amore e niente più
1974: Iva Zanicchi - Ciao cara come stai?
1975: Gilda - Ragazza del Sud
1976: Peppino Di Capri - Non lo faccio più
1977: Homo Sapiens - Bella da morire
1978: Matia Bazar - ...E dirsi ciao!
1979: Mino Vergnaghi - Amare
1980: Toto Cutugno - Solo noi
1981: Alice - Per Elisa
1982: Riccardo Fogli - Storie di tutti i giorni
1983: Tiziana Rivale - Sarà quel che sarà
1984: Al Bano e Romina Power - Ci sarà
1985: Ricchi e Poveri - Se m'innamoro
1986: Eros Ramazzotti - Adesso tu
1987: Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi - Si può dare di più
1988: Massimo Ranieri - Perdere l'amore
1989: Anna Oxa / Fausto Leali - Ti lascerò
1990: Pooh - Uomini soli
1991: Riccardo Cocciante - Se stiamo insieme
1992: Luca Barbarossa - Portami a ballare
1993: Enrico Ruggeri - Mistero
1994: Aleandro Baldi - Passerà
1995: Giorgia - Come saprei
1996: Ron e Tosca - Vorrei incontrarti fra cent'anni
1997: Jalisse - Fiumi di parole
1998: Annalisa Minetti - Senza te o con te
1999: Anna Oxa - Senza pietà
2000: Piccola Orchestra Avion Travel - Sentimento
2001: Elisa - Luce (Tramonti a nord est)
2002: Matia Bazar - Messaggio d'amore
2003: Alexia - Per dire di no
2004: Marco Masini - L'uomo volante
2005: Francesco Renga - Angelo
2006: Povia - Vorrei avere il becco
2007: Simone Cristicchi - Ti regalerò una rosa
2008: Giò Di Tonno e Lola Ponce - Colpo di fulmine


Mimosa

Nell'aria si struscia
la mimosa pavona
ed il verde compito del limone
interrompe.
Irraggia
e grappoli gialli,
come uva,
nel cesto.
Maria Serritiello
20-2-2009

giovedì 19 febbraio 2009

Massimo Troisi ,se fosse vissuto,oggi,avrebbe avuto cinquantasei anni,essendo nato il 19 febbraio del 1953.




mercoledì 18 febbraio 2009



"Oggi è il primo giorno di tutto il tempo che mi resta da vivere"
(Damien)


Neve
Sfarfalla la neve
e piccole piume
dal celo,
toccano terra.
Pulito il silenzio
e pochi uccelli
senza allegria,
senza riparo,
volano.
Maria Serritiello
18-2-2009



"VIVERE E' COSA RARA AL MONDO. LA MAGGIOR PARTE DELLA GENTE ESISTE E NULLA PIU'."


18 Febbraio, 2009
Mio carissimo ragazzo, questo e’ per assicurarti del mio amore immortale, eterno per te.


Domani sara’ tutto finito. Se la prigione e il disonore saranno il mio destino, pensa che il mio amore per te e questa idea, questa convinzione ancora piu’ divina, che tu a tua volta mi ami, mi sosterranno nella mia infelici- ta’ e mi renderanno capace, spero, di sopportare il mio dolore con ogni pazienza.


Poiche’ la speranza, anzi, la certezza, di incontrarti di nuovo in un altro mondo e’ la meta e l’ incoraggiamento della mia vita attuale, ah! debbo con- tinuare a vivere in questo mondo, per questa ragione. Il nostro caro amico mi e’ venuto a trovare oggi. Gli ho dato parecchi messaggi per te.


Mi ha detto una cosa che mi rassicurato: che a mia madre non manchera’ mia niente. Ho sempre provveduto io al suo mantenimento, e il pensiero che avrebbe potuto soffrire delle privazioni mi rendeva infelice.


Quanto a te (grazioso ragazzo dal cuore degno di un Cristo), quanto a te, ti prego, non appena avrai fatto tutto quello che puoi fare, parti per l’ Italia e riconquista la tua calma, e componi quelle belle poesie che sai fare tu, con quella grazia cosi’ strana. Non esporti all’ Inghilterra per nessuna ragione al mondo.


Se un giorno, a Corfu’ o in qualche isola incantata, ci fosse una casetta dove potessi- mo vivere insieme, oh! la vita sarebbe piu’ dolce di quanto sia stata mai. Il tuo amore ha ali larghe ed e’ forte, il tuo amore mi giunge attraverso le sbarre della mia prigione e mi conforta, il tuo amore e’ la luce di tutte le mie ore.


Se il fato ci sara’ avverso, coloro che non sanno cos’e’ l’amore scriveranno, lo so, che ho avuto una cattiva influenza sulla tua vita. Se cio’ avverra’, tu scriverai, tu dirai a tua volta che non e’ vero. Il nostro amore e’ sempre stato bello e nobile, e se io sono stato il bersaglio di una terribile tragedia, e’ perche’ la natura di quell’ amore non e’ stata compresa.


Nella tua lettera di stamattina tu dici una cosa che mi da’ coraggio. Debbo ricordarla. Scrivi che e’ mio dovere verso di te e verso me stesso vivere, malgrado tutto. Cre- do sia vero. Ci provero’ e lo faro’. Voglio che tu tenga informato Mr Humphreys dei tuoi spostamenti cosi’ che quando viene mi possa dire cosa fai.


Credo che gli avvoca- ti possano vedere i detenuti con una certa frequenza. Cosi’ potro’ comunicare con te. Sono cosi’ felice che tu sia partito! So cosa deve esserti costato. Per me sarebbe stato un tormento pensarti in In- ghilterra mentre il tuo nome veniva fatto in tribunale. Spero tu abbia copie di tutti i miei libri. I miei sono stati tutti venduti. Tendo le mani verso di te.


Oh! possa io vivere per toccare i tuoi capelli e le tue mani. Credo che il tuo amore vegliera’ sulla mia vita. Se dovessi morire, voglio che tu viva una vita dolce e pacifica in qualche luogo fra fiori, quadri, libri, e moltissimo lavoro. Cerca di farmi avere tue notizie. Ti scrivo questa lettera in mezzo a grandi sofferenze ; la lunga giornata in tribunale mi ha spossato. Carissimo ragazzo, dolcissimo fra tutti i giovani, amatissimo e piu’ amabile. Oh! aspettami! aspetta- mi! io sono ora, come sempre dal giorno in cui ci siamo conosciuti, devotamente il tuo, con un amore immortale
OSCAR WILDE
dal "De profundis" 29 aprile 1895


Evoluzioni del Festival1953: introduzione della doppia interpretazione e direzione orchestrale di ogni brano, che durerà fino al 1971, con eccezione del 1956.
1955: prima diretta TV.
1958: prima diretta con Eurovisione.
1961: la classifica finale viene decretata una tantum tramite il concorso dell'Enalotto ed annunciata sette giorni dopo la serata finale.
1964: per quest'edizione e la seguente, uno degli interpreti di ogni brano è un artista di fama internazionale, che si esibisce, salvo rare eccezioni, in italiano.
1972: ripristino dell'esecuzione singola.
1974: per la prima volta, si distinguono gli interpreti in Big, ammessi di diritto alla serata finale, e Giovani, sottoposti al rischio dell'eliminazione.
1977: il Festival si sposta dal Casinò al Teatro Ariston. Prima edizione trasmessa a colori con sistema PAL per l'intero territorio italiano.
1980: le canzoni sono cantate su base musicale, sebbene in alcune occasioni sarà già utilizzato il playback.
1982: viene istituito il Premio della Critica.
1984: per la prima volta i Big, votati tramite il concorso Totip, costituiscono una sezione separata rispetto alle Nuove Proposte, che vengono votate tramite giurie popolari per determinare una propria classifica; per quest'edizione e la seguente, le esibizioni sono in playback.
1986: ripristino dell'esecuzione su base musicale.
1990: tornano l'orchestra dal vivo e le giurie popolari per tutti i cantanti in gara. Solamente nel 1990 il Festival venne svolto in un'altra sede (nel nuovo Mercato dei Fiori situato nella Valle Armea, in frazione Bussana), in occasione della 40ma edizione, per la maggiore capienza dei locali.
1992: per quest'edizione e la seguente, viene reintrodotta l'eliminazione dalla finale per la sezione Big.
1994: l'organizzazione del Festival torna ad essere appannaggio della Rai.
1996: le Nuove Proposte sono tutte ammesse alla serata finale a loro dedicata.
1999: introduzione delle Giurie di Qualità, composte da personaggi del mondo dello spettacolo. Mancherà soltanto nel 2004.
2002: per quest'edizione viene reintrodotta l'eliminazione per le Nuove Proposte; introduzione del voto palese per ogni componente della Giuria di Qualità, che si esprime sulle canzoni finaliste.
2004: nessuna distinzione degli artisti in sezioni; introduzione del voto popolare tramite messaggeria telefonica.
2005: suddivisione in più categorie, con eliminazione; i vincitori delle varie categorie concorrono al premio assoluto; reintroduzione del voto misto, tra differenti tipi di giurie.
2007: ripristino delle sole categorie Big e Giovani, con eliminazione solo per questi ultimi


martedì 17 febbraio 2009



Il Festival della canzone italiana è una manifestazione canora che ha luogo ogni anno a Sanremo. Nel 1948 fu organizzato a La Capannina, storico locale versiliese, il primo Festival Canoro Nazionale. L'iniziativa fu replicata anche l'anno seguente, ma nel 1950 fu cancellata per questioni economiche. Se ne interessò Pier Bussetti, del Casinò di Sanremo, che insieme a Giulio Razzi, mise a punto il regolamento del concorso che si tenne per la prima volta a Sanremo nel 1951. Nacque così il Festival della canzone italiana, noto anche come Festival di Sanremo.

Alcune fonti hanno rintracciato nel 1931 una analoga iniziativa del comune rivierasco legata a canzoni napoletane, manifestazione che può essere considerata come prodromica al Festival, il cui sviluppo fu ritardato a causa della difficile situazione politica che viveva l'Italia e l'Europa intera.
Eccoci di nuovo,da stasera,in compagnia del festival di Sanremo,che puntuale,come il santo Natale,la Pasqua ed altre feste comandate,torna ad essere presente nelle case di quasi tutti gli italiani.Ebbe inizio nel lontano 1951,appena sei anni dopo la devatante seconda guerra mondiale.Quell'Italia che ne decretò,allora,il successo è così diversa dall'Italia di oggi che per ricordarne le sue radici bisogna cercarle,con nostalgia,nei filmati d'epoca.Come siamo cambiati!!!


domenica 15 febbraio 2009




Ho iniziato a guardare la televisione quando c'era,tra l'altro,Alberto Manzi,maestro per antonomasia,a condurre"Non è mai troppo tardi",il programma televisivo andato in onda dal 1960 al 1968,che aveva il fine di insegnare a leggere e a scrivere gli adulti italiani analfabeti.A quel tempo la televisione aveva una funzione pedagogica,istruttiva,di conoscenze,ma anche di piacevole e garbato intrattenimento.Cercava di migliorare,senza manipolare,lo standard dei suoi spettatori.Certo i tempi non sono più quelli,nessuno può fermare il progresso(?) nè lo vorrei,ma mi dispiace considerare ,quasi ogni sera,la tv un oggetto dimenticato della mia casa.Tutto il male possibile,che potrei dire al riguardo,è meglio detto nelle due scene,tratte dal film di Sydney Lumet"Quinto Potere"(1976-4 premi oscar).




sabato 14 febbraio 2009


Piccolo almanacco

14 Febbraio San Valentino

Frase del giorno “La logica moralistica è sempre utilitaria”Piero Gobbetti

Memoria del passato

Il 14 febbraio 1929 a Chicago,il capo della mafia Al Capone,detto il <>perché originario della Campania,decide di sterminare,travestito da poliziotto,la banda rivale irlandese capeggiata da George<>Moran. Dopo la strage,Al Capone diventa il padrone indiscusso della città di Ghicago e anche i poliziotti sono stipendiati da lui. L‘FBI riuscirà ad arrestarlo,alcuni anni dopo,solo per evasione fiscale.

La festa di San Valentino]
Questa festa venne istituita un paio di secoli dopo la morte di Valentino, nel 496, quando papa Gelasio I decise di sostituire alla festività pagana della fertilità (i lupercalia dedicati al dio Luperco) una ispirata al messaggio d'amore diffuso dall'opera di San Valentino. Tale festa ricorre annualmente il 14 febbraio ed oggi è conosciuta e festeggiata in tutto il mondo. La città di Terni, che custodisce delle reliquie del santo, nel mese di febbraio, rende omaggio a San Valentino, patrono della città, con una cornice di appuntamenti culturali, riflessivi, di festa, ma anche liturgici volti a tenere insieme la dimensione religiosa delle celebrazioni del Santo e quella civile delle iniziative ispirate alla forza evocativa dello stesso.
Il Santo dell'Amore è festeggiato anche a Vico del Gargano (provincia di Foggia), il cui culto è legato anche alla protezione delle arance che proprio a cavallo di febbraio/marzo maturano sul Promontorio del Gargano. Durante i festeggiamenti si preparano pozioni d'amore a base di arance che, secondo la leggenda, farebbero innamorare chi ne assume pochi sorsi. Il percorso amoroso si conclude nel famoso Vicolo del Bacio, lungo circa 30 metri e largo non più di 50 centimetri, in cui le coppie devono necessariamente "sfiorarsi" a causa della ristrettezza del passaggio

Auguri a tutti coloro che amano


venerdì 13 febbraio 2009

Il 10 febbraio,appena tre giorni fa,è stata celebrata in tutt’Italia la “Giornata del Ricordo”che commemora i morti e i profughi italiani della seconda guerra mondiale,vittime delle “Foibe”. La giornata è stata istituita nel 2005, scegliendo come data fissa il 10 febbraio,proprio perché a Parigi il 10 febbraio del 1947, gli alleati assegnarono alla Iugoslavia i territori occupati,nel corso della guerra,dall’armata di Tito. I profughi più fortunati furono costretti ad abbandonare tutti i loro averi, mentre altri, il cui numero preciso non è stato mai appurato, furono "epurati" e gettati negli anfratti e nelle cavità carsiche,presenti nel territorio.

Dopo la fine della guerra, tra il maggio e il giugno 1945, migliaia di italiani della Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia vengono uccisi dall'esercito jugoslavo del maresciallo Tito, molti di loro sono gettati nelle "foibe", che si trasformano in grandi fosse comuni, molti altri deportati nei campi della Slovenia e della Croazia, dove muoiono di stenti e di malattie. Le stragi si inquadrano in una strategia politica mirata a colpire tutti coloro che si oppongono all'annessione delle terre contese alla nuova Jugoslavia: cadono collaborazionisti e militi della repubblica di Salò, ma anche membri dei comitati di liberazione nazionale, partigiani combattenti, comunisti contrari alle cessioni territoriali e cittadini comuni.





Sergio Endrigo(Pola 15-giugno-1933 Roma 7-settembre-2005)cantautore italiano,tra i più conosciuti ed apprezzati,ha vissuto l'esodo dalla sua terra.Nel 1969 scrisse una delle più belle canzoni dal titolo significativo "1947" proprio per ricordare il triste episodio della sua giovinezza


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ANCHE LA MIA FAMIGLIA HA CONOSCIUTO L'ESODO E PROFUGHI GIULIANI,NEL 1947, SONO STATI NONNO ALFREDO E NONNA CARMELA,COSTRETTI AD ABBANDONARE FIUME DOVE AVEVANO VISSUTO E DOVE MIA MADRE,NEL DUOMO DELLA BELLA CITTA',SPOSO' MIO PADRE.

"COME VORREI ESSERE
UN ALBERO CHE SA
DOVE NASCE E DOVE MORIRA'"
da " 1947" Sergio Endrigo





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giovedì 12 febbraio 2009



PICCOLO ALMANACCO

12 FEBBRAIO S.EULALIA

Frase del giorno "Fidati di te e saprai vivere"Johann Wolfgang von Goethe

Memoria del passato

Il 12 febbraio del 1931 Guglielmo Marconi(il Marchese Guglielmo Marconi nacque il 25 aprile del 1874 e morì a Roma il 20 luglio del 1937.Nel 1909 gli fu assegnato il premio Nobel per la fisica)inaugura la Radio Vaticana,la prima radio nel mondo.

Tanti auguri ad Angelo Branduardi(1950)cantautore
e a Claudia Mori,attrice che oggi compie 65 anni

mercoledì 11 febbraio 2009

Fa abbastanza freddo in questi giorni ma è forse l’umido delle piogge continue a creare questo clima inadatto,che non fa bene a nessuno. Il sole lo si è visto in rare occasioni,inusuale per le nostre zone ed è un peccato, perché la natura e tutti noi ci abbelliamo con esso. Anche se siamo oltre le ultime tre giornate di gennaio,voglio postare il racconto che la tradizione tramanda come “i giorni della merla”. La narrazione mi riporta alle fiabe che ascoltavo da bambina,raccolta intorno al braciere di ottone.

I giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio, ovvero il 29, 30 e 31 e sono considerati i giorni più freddi dell'inverno.
Il nome deriverebbe da una leggenda secondo la quale, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli furono neri
Secondo una versione più elaborata della leggenda una merla, con uno splendido candido piumaggio, era regolarmente strapazzata da Gennaio, mese freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che la merla uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle continue persecuzioni la merla un anno decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di Gennaio, che allora aveva solo 28 giorni. L'ultimo giorno del mese, la merla pensando di aver ingannato il cattivo Gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio si risentì talmente tanto che chiese in prestito tre giorni a Febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò alla chetichella in un camino, e lì restò al riparo per tre giorni. Quando la merla uscì, era sì, salva, ma il suo bel piumaggio si era annerito a causa del fumo e così rimase per sempre con le piume nere.
Come in tutte le leggende si nasconde un fondo di verità, anche in questa versione possiamo trovarne un po', infatti nel calendario romano il mese di gennaio aveva solo 29 giorni, che probabilmente con il passare degli anni e del tramandarsi oralmente si tramutarono in 31. Sempre secondo la leggenda, se i Giorni della Merla sono freddi, la Primavera sarà bella, se sono caldi la Primavera arriverà in ritardo


"SE RACCONTATE UN FATTO,
TUTTO CIO' CHE VA OLTRE UNA PAGINA
RISULTERA'SUPERFLUO O NOIOSO"
WINSTON CHURCHILL
DIARIO DELLA STORIA

11 febbraio 1929

Ottant’anni fa Mussolini firmava il Concordato. La cerimonia della firma ha luogo nel palazzo apostolico di San Giovanni in Laterano(da qui il nome di “Patti lateranensi”)fra il cardinale Pietro Gasparri,segretario di Stato e il capo del governo Benito Mussolini(che doveva farsi perdonare il suo passato di socialista ateo e di noto bestemmiatore romagnolo).
Intanto Mussolini ha già appoggiato la Chiesa con la riforma Gentile,che introduce l’insegnamento religioso dalle elementari,l’aumento della congrua al clero,l’imposizione del crocifisso nelle aule scolastiche,la soppressione della massoneria,il salvataggio finanziario del cattolico Banco di Roma. In cambio il Vaticano ha tolto la scomunica ai governanti italiani. Coi Patti Lateranensi avviene il mutuo riconoscimento della sovranità dei due stati,delle regole del matrimonio,della posizione del clero subordinata alla legge italiana. Alla fine l’accordo è firmato e Pio XI definisce Mussolini “ un uomo mandato dalla provvidenza”.
(Da “Un minuto di storia” di Gianni Bisiach )


martedì 10 febbraio 2009

Abramo è riuscito ad uccidere Isacco,alle 8,10 del 9 febbraio di un giorno come tanti,uno già uguale.
Isacco(Eluana) muore perché Abramo(Beppino Inglaro) vuole restituire dignità alla fanciulla,ormai fatta donna nella malattia,che da 17 lunghi anni vive in stato vegetativo,senza possibilità di soluzione alcuna e di rispettarne la sua ultima volontà, cioè di morire piuttosto che vivere nella sua condizione.
Questi i fatti nella loro crudezza,con i quali mass-media e politica hanno pasteggiato!
Io nel dire addio a “Lei”voglio riflettere sulla solitudine dei tre protagonisti di questa tristissima storia,passati nel silenzio in 17 lunghi anni e vissuti nel clamore,negli ultimi istanti. E’ solo il padre nella scelta,è sola la madre nel dolore,è sola Eluana nel trapasso. Tutti e tre chiusi in un bozzolo di freddo,tutti e tre distanti se pur uniti dal vincolo di un grande amore e tutti e tre a consumati da un dolore non umano.
Beata,allora la morte dell’area mediterranea,mutuata dai riti degli antichi greci e latini,quando il trapasso dell’uno apparteneva a tutta la comunità nella quale era vissuto. I lai e le prefiche tutte vestite di nero intorno al feretro confortavano il dolore dei parenti stretti nel lutto più cupo.
Ho voglia di credere in una morte giusta,in una morte uguale,in una morte voluta da Dio,che ci prende quando e come senza che si sappia. Non voglio sulla mia agenda apporre l’appuntamento della mia fine.
Non voglio essere Dio,voglio con Totò ripetere
“La morte o sai ch rè
é’ na livella."





domenica 8 febbraio 2009

Devo interrompere il mio sereno postare “sull’amore” per dare il mio contributo,la mia solidarietà,la mia indignazione,il mio sentire uguale alle tante vittime violentate di quest’ultimi tempi. L’angoscia,l’incubo e l’orrore provato dalle mie sorelle donne è il mio e di tutte . La cronaca ci consegna ogni giorno una lista di vittime,ormai anche senza enfasi col passar del tempo,del più barbaro degli atti compiuto dagli uomini,meglio dire da “maschi”. Nessuna pietà per questi nuovi e vecchi barbari!!!!. Chi pratica lo stupro,da solo o in massa,deve vivere al di fuori del contesto civile,rinchiuso nelle carceri e posto nell’isolamento. La donna ha diritto di vivere,come ogni altro essere umano, nel rispetto e nella sicurezza che il suo muoversi,in ogni dove,non provochi pericolo per la sua stessa vita. Nessuno deve metterci nell’angolo, non siamo in guerra,dove ogni regola salta,siamo in pace e questo tutti, connazionali,ospiti ,clandestini,cittadini d’Europa e del mondo devono capirlo e osservarlo. Le donne sono il motore generante del pianeta,sono le nostre madri,le nostre sorelle le nostre donne,quelle che amiamo. Pensiamoci quando abusiamo delle donne degli altri. E mentre riflettiamo,guardiamo una delle scene più significative sul “tema” della nostra cinematografia .Sono al lavoro due mostri sacri Sophia Loren(meritato premio oscar per l’interpretazione)e Vittorio De Sica nella regia del film. Il risultato è un colpo al cuore !!!



Lesbia mia,la tua colpa ha così deformato il mio spirito,
distrutto da se stesso la sua fedeltà,
che se diventi buona non sa più volere il tuo bene
e se tutto farai,non cessare d’amare

Io odio e amo. Ma come ,dirai
non lo sento che avviene e che è la mia fortuna.
Catullo
Dice la donna mia che mai sposerebbe nessuno
escluso me,neppure se la volesse Giove.
Dice così,ma ciò che una donna dice a chi l’ama
scrivilo sopra il vento,sopra l’acqua che fugge.
CATULLO

sabato 7 febbraio 2009

Dobbiamo Lesbia mia vivere,amare,
le proteste dei vecchi austeri
tutte,dobbiamo valutarle nulla.
Il sole può calare e ritornare,
per noi quando la breve luce cade
resta un’eterna notte da dormire.
Baciami mille volte e ancora cento
poi nuovamente mille e ancora cento
e dopo ancora mille e dopo cento,
e poi confonderemo le migliaia
tutte insieme per non saperle mai,
perché nessun maligno porti male
sapendo quanti sono i nostri baci.
CATULLO
Amore mio addio,addio.Catullo è ora insensibile!
Più non ti cerca,più non ti supplica
per un tuo no.
Ma insupplicata,come,soffrirai...!
CATULLO

venerdì 6 febbraio 2009

.......mi accadde di pensarti,ecco che il mio spirito,
quale allodola che s'alzi al romper il giorno
dalla cupa terra,eleva canti alle porte del cielo:
quel ricordo del tuo dolce amor tanto m'appaga
ch'io più non muto l'aver mio con alcun regno.....

William Shakespeare

giovedì 5 febbraio 2009

.......... E noi siamo,o amore mio santo,
che due piccole cose sperdute quaggiù,
che s'amano tanto,
che s'amano solo.
E non sanno di più.

DIEGO VALERI
Ora che ho la tua stessa pelle
Ora che ho
la tua stessa
pelle,
i tuoi capelli bianchi,
e gli occhi chiari
che guardare
lontano non hanno,
il tuo pensiero,nella mente,
più non mi assilla.
La brace rossa,
nell’ultimo braciere di ottone,
è cenere grigia.
Ti vengo incontro
e priva la disparità
siamo uguali,
siamo soli,
uno.
Maria Serritiello
I MITI

Il vero amore non finisce mai: Filomene e Bauci

In Frigia,sulla sommità di una collina,ancora oggi si possono vedere una quercia ed un tiglio circondati da un muretto. Un tempo,la zona era abitata e piena di vita. Un giorno,capitarono da quelle parti,sotto spoglie mortali,Giove e Mercurio in cerca di ospitalità. Si avvicinarono a molte case,bussarono a tante porte,ma ognuno,appena li vedeva,sprangava a doppia mandata porte e finestre e si rinserrava dentro,rispondendo sgarbatamente. Gli dei non si scoraggiarono e continuarono a cercare qualche essere umano ospitale. Camminando camminando ,giunsero nei pressi di una capanna molto misera. Lì vivevano due coniugi molto vecchi,Filomene e Bauci,che si amavano teneramente nonostante gli stenti e la povertà;anzi si amavano a tal punto che vivevano l’uno per l’altra legati,da un affetto tale che la volontà dell’uno e dell’altra erano sempre in armonia. Furono accolti con molta gentilezza da Filomene e Bauci stese una rozza coperta per farli sedere. Gli dei si accomodarono e guardarono i due vecchi che sistemavano sulla mensa olive,bacche d’autunno,indivia,
radicchio,formaggi,uova cotte sotto la cenere,tutto ben posto in tegami di coccio. Il vino era stato versato da un cratere d’argento cesellato,l’unica ricchezza dei due vecchi che continuava ad essere versato senza finire mai. Filomene e Bauci cominciarono a capire di essere di fronte a due ospiti con poteri straordinari ed infatti Giove e Mercurio si rivelarono e dissero di aver apprezzato molto la loro gentilezza che sarebbe stata premiata mentre per gli altri ci sarebbe stata la punizione.
Dai due dei furono invitati a salire sul monte per essere gli unici a salvarsi mentre intorno tutto veniva affondato dalle acque. I due sposi cominciarono a piangere ma Giove disse di esprimere un desiderio che sarebbe stato esaudito. I due si consultarono e chiesero al padre degli dei che la morte li cogliesse nello stesso istante. Così fu e quando un giorno arrivarono alla veneranda età, Bauci notò che sul capo di Filomene spuntavano delle fronde e Filomene le notò sul capo di lei. Ebbero appena il tempo di dirsi addio che la corteccia coprì e chiuse per sempre le loro bocche,la trasformazione durò fino a che Bauci divenne un tiglio e Filomene una quercia.

mercoledì 4 febbraio 2009

ALL'INIZIO L'AMORE
E' IL
"CANTICO DEI CANTICI"


15 Come sei bella,amica mia,/come sei bella!/
I tuoi occhi sono colombe.
16 Come sei bello,mio diletto,/
quanto grazioso!/
Anche il nostro letto è verdeggiante./
17 le travi della nostra casa
sono i cedri,/
il nostro soffitto sono i cipressi
12 Giardino chiuso tu sei,/sorella mia,
sposa,/giardino chiuso,/fontana sigillata./
13 I tuoi germogli sono un giardino di melagrane,/
con i frutti più squisiti,/alberi di cipro con nardo,/
14 nardo e zafferano,/cannella e cinnamomo/
con ogni specie d'alberi d'incenso;/
mirra e aloe con tutti i migliori aromi./
Fontana che irrora i giardini,/pozzo d'acque vive/
e ruscelli sgorganti dal Libano.




Non vi è nulla di migliore
né di più prezioso
di un uomo e di una donna
nella loro casa,in perfetto
accordo di pensieri e di
sentimenti

Omero:Odissea
L’immagine dentro che ho dell’amore e che qui visibilmente posto,è patrimonio raccolto nel tempo. L’amore,quando è vero,è la forza che farà smuovere montagne,raccogliere il mare e racchiudere il sole con le stelle e la luna;quando è vero e ci viene a mancare,toglie a noi stessi una parte, così che non saremo mai più uguali. Colpiti al cuore prima o poi lo saremo tutti,sta a noi farne un sentimento più giusto il più sereno il più equilibrato e profusivo possibile i

domenica 1 febbraio 2009

Primo Levi Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che tovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:


Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetelele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
Non “posto”da un bel po’ e mi sono persa l’occasione di celebrare la giornata che ricorda il sacrificio dei fratelli Ebrei nell’ultima guerra mondiale. Purtroppo per la “memoria dell’olocausto” c’è sempre tempo e occasione per ricordare la bestialità dell’uomo rivolta contro il suo simile. I negazionisti dovrebbero vergognarsi e se poi a sconfessare sono i rappresentanti di una parte della chiesa,scomunicati prima e reintegrati poi, ciò è ancora più orrendo.

Le camere a gas nei lager sono servite a disinfettare !!!

E perché era ammassata là tanta umanità dolente?

La storia ha già risposto ai detrattori della verità