Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





venerdì 21 gennaio 2011


JEAN DE SANTEUL

"CASTIGAT RIDENDI MORES"


Jean de Santeul - o anche Jean de Santeuil o Jean-Baptiste Santeul o Jean-Baptiste Santeuil, detto Santolius (Parigi, 5 dicembre 1630 – Digione, 5 agosto 1697) è stato un poeta francese.

Figlio di un commerciante parigino del ferro, studiò a Parigi al collegio di Santa Barbara ed all'istituto universitario "Luigi il Grande", entrando poi nell'abbazia di San Vittore come sotto-diacono. Fu un eminente rappresentante del latino vivo, in un'epoca in cui questa lingua disputava ancora la sua preminenza sul francese e sulle altre lingue volgari. Al tempo, ottenne un grande successo letterario con la sua opera Recueil de nouvelles odes sacrées, così come pure per le poesie che celebravano le fontane di Parigi, pubblicate nella "Guida di Parigi" di Germain Brice. Sua è la frase latina «castigat ridendo mores».


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