Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





giovedì 16 aprile 2009





« Sono nata nel 1951, con il Festival di Sanremo. Prima non esistevo. »
(Adionilla Pizzi)


Nilla Pizzi - Nome abbreviato di Adionilla Pizzi - (Sant'Agata Bolognese, 16 aprile 1919) è una cantante italiana. Artista poliedrica, vitale e brillante, dalla solida vocalità.

NILLA PIZZI HA 90 ANNI AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Figlia di Angelo, contadino che cura anche la manutenzione stradale per conto del comune e di Maria, sarta a domicilio, Nilla Pizzi ha due sorelle maggiori: Liliana e Denisia, le quali in seguito daranno vita ad un laboratorio di maglieria molto rinomato in paese

Dopo aver frequentato l'avviamento professionale, si impiega dapprima come piccinina di sartoria e poi come collaudatrice di apparecchi radio alla Ducati di Bologna.

Prima ancora che nel mondo della canzone, la Pizzi si mise in evidenza nel campo delle rassegne di bellezza che, alla fine degli anni trenta, cominciavano a fare la loro apparizione. Vinse il concorso Cinquemila lire per un sorriso, ideato nel 1937[1] dal pittore e grafico pubblicitario Dino Villani, concorso che fu in un certo senso l'antesignano della futura Miss Italia, manifestazione che prese avvio solo nel dopoguerra.

24 settembre 1940, sposa Guido Pizzi, un giovane manovale edile che nonostate abbia il suo stesso cognome, molto diffuso nella zona, non è un suo parente. Poco giorni dopo il matrimonio, il marito viene richiamato alle armi e la coppia si separerà per sempre senza più riunirsi.

Sempre nel 1940, tramite l'appoggio di uno zio ufficiale dell'esercito, inizia ad esibirsi negli spettacoli organizzati per le Forze Armate, facendosi addirittura eleggere mascotte del 35° Reggimento Fanteria di Bologna.

Nel 1942 Nilla Pizzi vince, davanti a diecimila concorrenti, un concorso per Voci Nuove indetto dall'EIAR (la futura RAI-Radiotelevisione italiana), interpretando i brani Tu musica divina, successo di Alberto Rabagliati e Domani non m'aspettar, già cavallo di battaglia di Oscar Carboni. Inizia ad esibirsi con l'orchestra Zeme, debuttando alla radio nello stesso anno, eseguendo il motivo Casetta fra le rose, composto da Guido Cergoli.

Passata nella formazione di Cinico Angelini, il 20 febbraio 1944 incide il suo primo disco per La Voce del Padrone, duettando con Bruna Rattani in Valzer di primavera e accompagnando Elsa Peyrone in Ronda solitaria. Il 23 febbraio, arriva anche la sua prima canzone solista: Alba della vita.

Allontanata dalla radio a causa della sua voce considerata troppo sensuale per il regime fascista, nella stagione 1945/1946 gira i teatri e le sale da ballo di tutta Italia, al seguito dell'orchestra del maestro Cinico Angelini, al quale si è nel frattempo legata anche sentimentalmente

Celebri anche i suoi duetti col collega Luciano Benevene, (col quale, finito l'amore per Angelini, ha imbastito una movimentata storia d'amore), che spaziano da canzoni come Bongo Bongo, Che si fa con le fanciulle? fino alla fortunatissima Avanti e indrè.

Nel 1951 vince il primo Festival di Sanremo con Grazie dei fiori, piazzandosi anche seconda con La luna si veste d'argento, cantata in duo con Achille Togliani. Grazie dei fiori venderà 36.000 copie a 78 giri, vero record per l'epoca.

L'anno successivo trionfa nuovamente al Festival di Sanremo conquistando l'intero podio (primo, secondo e terzo premio) rispettivamente con Vola colomba, Papaveri e papere e Una donna prega, che rimane un record a tutt'oggi mai eguagliato da nessun altro cantante. Luca Goldoni parlando della Pizzi in un suo articolo la definisce "la Regina della Canzone Italiana", titolo con cui passerà alla storia. Le sue canzoni segnano un'epoca: Vola colomba accompagna il ritorno di Trieste all'Italia mentre Papaveri e papere, vende 75.000 copie, viene tradotta in quaranta lingue, fa il giro del mondo ed ispira anche il titolo di un film con Walter Chiari.

Colpita da un ictus è stata costretta a seguire un lungo periodo di riabilitazione, che l'ha tenuta lontano dal mondo dello spettacolo per un intero biennio.

E' tornata sui suoi passi tra il 2005 e il 2006 apparendo ospite di altre trasmissioni televisive come Domenica In e Sanremo contro Sanremo. Nel 2006 ha inciso uno bellissimo duetto assieme a Michele Paulicelli intitolato Vicino a chi se non a te, che attualmente rimane la sua ultima incisione.

Il 2008 l'ha vista tra i protagonisti dell'estate musicale di Ozzano dove si è esibita assieme a Giorgio Consolini, col quale ha duettato anche nel settembre dello stesso anno a Capannori durante i festeggiamenti del 40° Anniversario dell'Associazione Lucchesi nel Mondo.

Le voci divulgate da Lorena Bianchetti il 22 febbraio 2009 nel corso del programma Domenica In, circa un "peggioramento delle sue condizioni di salute" sono state ampiamente smentite. La Pizzi si prepara a festeggiare questi 90 anni, con numerose serate estive ed autunnali.








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