Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





venerdì 3 aprile 2009





Marcellino pane e vino è un film del 1955 diretto da Ladislao Vajda, presentato in concorso all'8° Festival di Cannes.

Nel giorno di San Marcellino, in Spagna, un frate francescano si reca in paese per andare a visitare una bambina gravemente malata, mentre tutto il paese sta salendo la collina per andare al convento sulla tomba di San Marcellino; il frate inizia a raccontare la storia del convento e di Marcellino. Finita la sanguinosa guerra combattuta tra Francesi e Spagnoli, tre frati francescani chiedono al sindaco, Don Emilio, di poter riassestare il vecchio castello per convertirlo a convento; il sindaco accetta e tutta la popolazione aiuta i tre frati nell'intento. Dopo poco tempo il convento è costruito ed inaugurato. Una mattina però, il frate portinaio trova alla porta un cestino con dentro un neonato che piange, poiché ha fame e sete; i frati lo battezzano e gli danno il nome di Marcellino, poiché è il giorno di San Marcellino.

I frati vorrebbero affidarlo a qualche famiglia, ma nessuno è in grado di mantenere un altro figlio, viste le condizioni di miseria in cui viveva la popolazione spagnola. Marcellino diventa un bambino di cinque anni robusto e forte e tratta tutti e dodici frati come dodici padri, ma sente molto la mancanza di una figura materna, infatti fa ai frati molte domande sulle mamme. Un giorno Marcellino, disubbidendo a frate Francesco (chiamato da Marcellino "Fra Pappina"), trova un crocifisso parlante che gli chiede da mangiare e da bere; Marcellino avendo solo pane e vino, lo dà a Gesù, che lo soprannomina Marcellino Pane e Vino

Portato da un fraticello alla fiera paesana, distrugge la fiera; così il nuovo sindaco, da sempre contrario all'opera di bene fatta da Don Emilio, emette uno sfratto ai danni dei frati. Ma pochi giorni prima dello sfratto Marcellino va a parlare con Gesù delle mamme, e dice che vuole vedere la sua mamma e la Madonna, al che Gesù addormenta Marcellino e lo manda in cielo a conoscere i genitori. Frate Francesco che aveva visto il miracolo chiama tutti i frati al cospetto del Signore per vedere Gesù che scende e sale in croce. Tutta la gente del paese corre a vedere il miracolo e ogni anno la gente del luogo si reca sulla tomba di Marcellino Pane e Vino.

Pablito Calvo ha recitato la parte di Marcellino alla tenera età di cinque anni.
Il film fu un grande successo di pubblico in Italia

Il racconto di Marcellino è stato tramandato di padre in figlio da Jose Maria Sanchez Silva





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