Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





domenica 5 aprile 2009




La Settimana Santa si apre con la Domenica delle Palme.
Nella Domenica delle Palme si ricorda l'ingresso trionfale di Gesù nella città di Gerusalemme sei giorni prima della Sua Passione.

Il Suo ingresso nella città fu accolto da una folla di gente semplice e di fanciulli con in mano palme e ulivi in segno di gioia, pace e saluto.



La chiesa celebra questa giornata con una serie di riti quale la processione, in cui i fedeli portano in mano un ramo di palma o di olivo. Al ritorno dalla processione si batte tre volte alla porta della chiesa, prima che essa sia aperta, a significare che la porta del Paradiso, chiusa alle spalle di Adamo ed Eva dopo la loro cacciata, viene riaperta da Cristo con il sacrificio della Sua morte.




In chiesa palme e ulivi vengono benedetti: verranno poi bruciati e le ceneri verranno utilizzate nelle celebrazioni del Mercoledì delle Ceneri dell'anno successivo

Domeniche di settuagesima, sessagesima e quinquagesima



Si chiamano domeniche di settuagesima, sessagesima e quinquagesima la 7°, la 6° e la 5° domenica prima della Settimana Santa (che comincia con la Domenica delle Palme).

La domenica di settuagesima cade 63 giorni prima della Pasqua.

Dalla domenica di settuagesima fino al Sabato Santo La Chiesa non officia l'Alleluia, che è un inno gioioso, ed usa paramenti di color viola, colore mesto, per celebrare debitamente il periodo di penitenza che prepari i fedeli alla Settimana di Passione.

Nelle celebrazioni di queste settimane si ricordano ai fedeli il peccato originale, con la caduta dal Paradiso Terrestre, il diluvio universale inviato per castigare i peccatori, il sacrificio di Abramo che riceve in dono da Dio la vita del proprio figlio in premio alla propria dedizione.

Lo scopo è quello di richiamare l'attenzione dei fedeli sulla necessità di non strafare durante il carnevale e di astenersi dal partecipare ad eccessive manifestazioni di intemperanza.







Jesus Christ Superstar (1973) la trasposizione sul grande schermo del famosissimo musical omonimo di Tim Rice, autore dei testi, e Andrew Lloyd Webber, autore della musica, diretta da Norman Jewison. L'opera racconta l'ultima settimana della vita di Cristo prima della morte per Crocifissione. Per la loro interpretazione, rispettivamente di Gesù e Giuda, Ted Neeley e Carl Anderson sono stati candidati al Golden Globe nel 1974
È probabilmente l'opera rock più famosa di sempre, rappresentante gli ultimi sette giorni della vita di Cristo messi in atto, sotto forma di musical, da un gruppo di hippie. Grande spazio è dato a tre personaggi: Gesù, che appare come una figura che ha molto di umano e poco o nulla di trascendente, con i dubbi e la paura di morire tipica della specie umana,

Giuda Iscariota, figura cardine, il coprotagonista del film, il piu' razionale ed umano, sempre coerente ma vittima suo malgrado così come il suo maestro,
Maria Maddalena, la femminilita' piu' dolce, investita dall'amore trascendente che lei stessa non sa comprendere.

A detta di molti è l'unico film che tratta il tema della passione e morte di Cristo in cui Giuda è considerato il vero protagonista

A differenza di altre trasposizioni cinematografiche di musical, Jesus Christ Superstar è interamente cantato (non esistono cioè dialoghi parlati), fatta eccezione per alcune frasi di contorno e di collegamento fra un brano e l'altro.

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