Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





lunedì 27 aprile 2009





Renato Rascel
Nome: Renato Ranucci
Data nascita: 27 Aprile 1912 (Toro), Torino (Italia)
Data morte: 2 Gennaio 1991 (78 anni), Roma (Italia)

« Io prendo manciate di parole e le lancio in aria; sembrano coriandoli, ma alla fine vanno a posto come le tessere di un mosaico. »
(Renato Rascel)


Renato Rascel è stato un attore, comico, cantautore e ballerino italiano.

Renato Rascel nasce "per caso" a Torino durante una tappa della tournée della compagnia d'arte in cui lavorano suo padre Dante Ranucci, cantante di operetta, e sua madre Paola Massa, ballerina classica. Riceve il battesimo nella Basilica di San Pietro secondo il desiderio del padre, romano da sette generazioni, ed alla città eterna la sua vita resterà sempre legata.

Affidato dai genitori ad una zia, a causa del loro lavoro che li costringeva a continui spostamenti, Renato cresce nell'antico rione di Borgo insieme alla sorella Giuseppina (scomparsa prematuramente a soli diciassette anni). Frequenta la Scuola Pontificia Pio IX, gestita dai padri Scolopi i quali, oltre ad impartire l'insegnamento scolastico, organizzavano corsi di canto, musica e recitazione. Già durante la partecipazione a queste attività Renato mostra i segni del suo precoce talento, al punto di essere ammesso a far parte, all'età di dieci anni, del Coro delle Voci Bianche della Cappella Sistina.Sempre in questo periodo si esibisce per la prima volta in pubblico come batterista di un complesso jazz di dilettanti scritturato dal Circolo della Stampa.

Poco tempo dopo debutta in teatro a fianco del padre, divenuto direttore della filodrammatica "Fortitudo", nel dramma popolare Più che monelli, dove interpreta la parte di un ragazzino che muore a causa di un sasso tiratogli da un compagno di giochi.

Consapevole del fatto che la carriera artistica non è tra le più facili e remunerative, il padre cerca di avviare Renato a lavori più sicuri e redditizi. Per qualche tempo lavora come apprendista calderaio, muratore e garzone di barbiere, ma il richiamo dell'arte è troppo forte per lui. Renato ha solo tredici anni quando viene scritturato in pianta stabile come musicista dal proprietario del locale "La Bomboniera", ed in seguito suonerà alla "Sala Bruscolotti" noto ritrovo della Capitale. A quindici anni entra a far parte del complesso musicale "Arcobaleno". L'impresario teatrale napoletano Luigi Vitolo, notata la sua esuberanza, lo spinge ad improvvisare negli intervalli dell'orchestra numeri di danza e di arte varia che riscuotono ilarità e successo dal pubblico.

All'inizio degli anni trenta, e dopo un lungo tirocinio in compagnie di avanspettacolo, Renato Ranucci decide di assumere il nome d'arte di "Rachel" (dal nome di una cipria francese molto famosa in quel tempo), successivamente italianizzato in "Rascel" in ottemperanza alle direttive emanate da Achille Starace per conto del governo fascista. Un aneddoto racconta come il funzionario del Minculpop desiderasse addirittura imporgli di chiamarsi "Rascele", al che il giovane ma arguto Renato pare abbia risposto: «Cambiate prima Manin in "Manino", e poi ne riparliamo».

Dopo la fine della guerra, Rascel torna al teatro di rivista con la nuova macchietta del "Piccolo Corazziere", altro personaggio incentrato sul contrasto tra la sua bassa statura e l'elmo e lo sciabolone d'ordinanza
Nel 1957 Rascel acquisisce notorietà internazionale con la sua canzone Arrivederci Roma che spinge un produttore cinematografico di Hollywood a proporgli di girare un film al fianco del tenore Mario Lanza. Nasce così The Seven Hills of Rome, girato in esterni a Roma ed in interni negli stabilimenti della Titanus, dove Rascel non sfigura al fianco del grande tenore americano e di Marisa Allasio. Il film verrà distribuito in Italia con il titolo Arrivederci Roma.

Nel 1960 Renato Rascel, in coppia con Tony Dallara partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Romantica, da lui composta e con il testo firmato da Dino Verde. La sua interpretazione, melodica e molto "sussurrata" è in aperto contrasto con la versione di Dallara, che è uno dei cosiddetti "cantanti urlatori". Ma sarà proprio Dallara a portare alla vittoria Rascel e la sua canzone. La vittoria tuttavia non sarà senza polemiche in quanto Rascel verrà accusato di aver copiato la musica, dando adito ad una causa in tribunale che vedrà Rascel vincitore grazie ad una perizia di parte firmata nientepopodimeno che da Igor Stravinski. La canzone parteciperà anche all'Eurofestival, classificandosi all'ottavo posto.

Renato Rascel lascia la vita quasi in punta di piedi, ridotto ad un gracile omino che in un letto d'ospedale canticchia sommessamente le canzoni che un tempo lo resero famoso, senza più nulla del brio e della vivacità dell'attore e musicista che fu nei suoi anni d'oro, ma somigliante piuttosto ad uno dei suoi personaggi





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