Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





venerdì 16 aprile 2010




Sui platani c’era lo stormo

Sui platani c’era lo stormo
e vaga
e cerca.
Il sole,
la luce filtrava
e il mare
la brezza.
Pieno di foglie
lo sguardo
e verde di ombra
la veste.
Sotto il tetto,
il girotondo bambino,
l’amore nuovo
e la radice lenta
del tempo che invecchia.
L’ultimo sguardo,
il mare,
solitaria risacca,
e orme colme,
la spiaggia.
Senza più foglie,
il ruvido cemento
è largo
e ampia la pianura.
La terra,oggi,
la morte
ha sgravato!
15 -4-2010 Maria Serritiello

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