

Il cane sull’uscio
Nella notte,
il crollo.
La casa dell’amore
lascia
l’ordinata sequenza dei giorni
e muore.
Sulla vita
si accartoccia
e stanze vuote
e musica dissolta
e carezze,
con i muri dirupati.
Lo squarcio si vede
ma nessuna ferita appare,
nessuna.
Il colore delle stanze,
differenza del ruolo,
senza più tempo,
senza più gioco.
Il cane,
sull’uscio,
l’inconsapevole guardiano
di giorni che non conosce,
mi tiene compagnia.
6-4-2010 MARIA SERRITIELLO
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