Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





giovedì 12 marzo 2009

Nella ricerca quotidiana,per aggiornare il blog,mi sono imbattuta in questo video che mi è piaciuto moltissimo e vorrei condividerlo con quanti mi seguono. La rilettura della poesia “O raù” del grande Eduardo è lo spunto per denunciare la perduta capacità di creare bellezza e di saperne fruire,in questo nostro tempo. Sempre di più i giovani(non tutti,per fortuna)e una massa priva di stimoli culturali di età più avanzata,impoveriscono gli occhi,lo spirito e la capacità di conoscere la bellezza naturale e creativa che ci circonda.Una metafora ben costruita dalle immagini che fanno perdonare l'interruzione della recitazione.




Nella canzone di Mina "Ma che bontà" è riassunto il mondo delle apparenze in cui molti di noi sono costretti a vivere e a sopportarlo.L'esclamazione finale in fondo al pezzo,vi assicuro,è assolutamente liberatorio!!

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