Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





domenica 15 agosto 2010






(Le foto degli Astrali 2010 sono di Maria Serritiello)

GLI ASTRALI IN CONCERTO IL 14 AGOSTO 2010 AL TEATRO DEI BARBUTI
"DEDICATO A MARCO"

Com’è tradizione il Teatro dei Barbuti a Ferragosto rimane aperto. Il cartellone della XXV edizione propone un altro amarcord, con il concerto degli Astrali. La band, che negli anni 60' e '70 ha avuto un successo straordinario, esibendosi nei maggiori locali d'Italia, si ricomporrà a Salerno per un amarcord atteso a lungo. Sarà un concerto in ricordo di Marco Lenza, lo storico chitarrista della band recentemente scomparso


Gli Astrali nascono nel 1964, la formazione iniziale è: Michele Mattei (batteria), Cosimo Palumbo (pianoforte e organo), Germano Cosenza (basso elettrico), Michele Avagliano (chitarra elettrica), Guido Cataldo (saxofono e chitarra). Da allora fino ad oggi molti altri musicisti hanno fatto parte de Gli Astrali a volte perché impegni di studio o di lavoro obbligavano qualche componente del gruppo a lasciare il suo posto ad altri oppure per seguire le mode musicali, come per esempio l' immissione di altri strumentisti a fiato per poter eseguire r&b e disco music: Nello Buongiorno, Gianpiero Lo Schiavo (voce), Gennaro Carbone, Bartolo Cataldo (fratello di Guido), Gianni Ferrigno (tastiere), Vincenzo Senatore, Ennio Magaldi (saxofono), Pasquale Moretti, Tonino Stotuti (tromba) Peppe Carabelli, Fortunato Santoro (trombone), Matteo Macera, Raffaele Ronga, Pino Cioffi (batteria), Mariolino Ferrigno (basso).

Gli Astrali sono stati e sono un gruppo che fa ballare ancora. In estate si suonava a Capo d'orso, La Torre Normanna e Chico's di Maiori, Hotel Luna di Amalfi, La Fregata di Positano, La Giara di Paestum, Il Kursal, il Sea Garden e Le Rocce rosse di Salerno, Il Saracino, La Taverna dei monaci e il Carrubo di Agropoli, Il Lanternone di Palinuro. All' inizio a Salerno non c'erano dancing invernali e si ballava nei Circoli Universitari come La Scacchiera ed Il Ridotto o al CUS di Cava.
Verso la fine degli anni '60 ecco apparire i primi locali anche a Salerno: il "Copacabana", il "Vengo anch'io"(rinominato Carillon) "La Stiva".








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