Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





lunedì 30 agosto 2010



30 AGOSTO 1930 – Alfredo Binda vince per la seconda volta il campionato del mondo di ciclismo su strada, davanti a Learco Guerra.

Alfredo Binda (Cittiglio, 11 agosto 1902 – Cittiglio, 19 luglio 1986) è stato un ciclista su strada italiano, passista-scalatore, professionista dal 1922 al 1936

Crebbe a Nizza, dove iniziò l'attività professionistica nel 1922; rimase in Francia fino al 1924, data alla quale aveva già vinto 30 corse.

Vinse cinque edizioni del Giro d'Italia (1925, 1927, 1928, 1929 e 1933), record assoluto condiviso con Fausto Coppi ed Eddy Merckx. Nell'arco della carriera conquistò complessivamente 41 tappe al Giro, record mantenuto fino al 2004, quando fu superato da Mario Cipollini. In tutto rimase in testa alla classifica generale per 60 tappe. Nel 1927 vinse 12 delle 15 tappe del Giro, e nel 1929 ben otto tappe consecutive; entrambi record tutt'ora imbattuti.

A causa della sua manifesta superiorità, nel 1930 fu pagato dagli organizzatori per non partecipare al Giro, ottenendo 22.500 lire, una cifra corrispondente al premio per la vittoria finale e ad alcune vittorie di tappa.

Nel 1933 fu il vincitore della prima cronometro della storia del Giro: 62 km da Bologna a Ferrara. Nel suo ricco palmares figurano anche tre Campionati del mondo (record), due Milano-Sanremo, quattro Giri di Lombardia e quattro Campionati italiani.

Lasciò l'attività nel 1936, dopo un incidente che gli provocò la frattura del femore. Diventò commissario tecnico della Nazionale italiana, ruolo che ricoprì per ben ventidue anni, in cui accumulò fama e successi degni della sua carriera da corridore.

Binda non ottenne mai risultati di rilievo al Tour de France, al quale partecipò di rado anche negli anni del suo dominio in campo internazionale. A tal proposito, bisogna in ogni modo considerare che al tempo i ciclisti si recavano a competere all'estero molto più raramente di quanto accada oggi.


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