Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





giovedì 25 giugno 2009




Colette Cacciapuoti Rosselli è stata una scrittrice illustratrice e pittrice italiana

Di madre inglese e di padre italiano, Colette Rosselli è stata una delle poche illustratrici italiane ad occuparsi di libri per l'infanzia.

I primi libri, Il primo libro di Susanna e Il secondo libro di Susanna pubblicati sotto lo pseudonimo Nicoletta durante la II Guerra Mondiale, vengono scritti e illustrati per la figlia. Per Mondadori pubblica in seguito altri volumi, tra i quali ricordiamo Prime rime, Collolungo, Questa è Margherita e Il Cavaliere Dodipetto. Illustra inoltre alcune edizioni dei primi anni cinquanta di libri di fiabe e narrativa. Nel 1951 collabora in questa veste con Franca Valeri, illustrando Il diario della signorina Snob, stampato originalmente per Mondadori e recentemente riedito da Lindau.

Nello stesso periodo collabora quale illustratrice a vari quotidiani e riviste internazionali, tra cui Vogue, Harper's Bazaar, New Yorker e altri.

Stanca di essere l'illustratrice più sottopagata, negli anni sessanta cessa l'attività di illustratrice per l'infanzia abbandonando la Mondadori in favore di altri editori per i quali scriverà soprattutto libri di galateo e di memorie.

Libri di memorie autobiografiche sono così Ma non troppo (1986), una serie di "ritratti" letterari di personaggi più o meno celebri; Case di randagia (1989), in cui traccia la propria esistenza ricordando le case in cui è vissuta, e l'ultimo C'era una volta il galateo (1996), che parte ricordando i libri di galateo posseduti per poi ricordare comportamenti tenuti in varie occasioni da persone da lei conosciute e frequentate.

A partire dagli anni settanta, all’attività di scrittrice e illustratrice affianca così quella di pittrice partecipando a numerose mostre.

Dopo una lunga relazione iniziata negli anni cinquanta, nel 1974 sposa Indro Montanelli in seconde nozze. Il cognome Rosselli infatti le rimase dalle prime nozze con Raffaello Rosselli, cugino dei perseguitati Carlo e Nello, dal quale si era separata nel 1940.
Donna Letizia
A metà anni cinquanta erano divenute di moda le rubriche di galateo tenute da redattrici con nomi altisonanti. Arnoldo Mondadori propone così a Colette Rosselli di tenere a sua volta una rubrica di bon ton sul settimanale Grazia, ma lei di nomi contenenti titoli nobiliari non ne vuole sapere e inventa così lo pseudonimo di Donna Letizia. Con questo pseudonimo tenne a lungo una popolare rubrica intitolata Il saper vivere prima su Grazia e in seguito, a partire da metà anni settanta, sul settimanale Gente.

Qui Colette rispondeva alle domande riguardanti questioni di galateo e buone maniere, con humour e pungente ironia, per dispensare quelle buone maniere che l'Italia del boom economico le chiedeva attraverso lettere indirizzate alla sua rubrica, trovandosi improvvisamente a dover fare i conti con l'etichetta, avendo ospiti blasonati e figli da istruire.

Nel 1960 esce il primo libro ispirato alla rubrica Il saper vivere di Donna Letizia (Arnoldo Mondadori Editore), di cui disegnò anche le spiritose illustrazioni. Un vero e proprio Manuale di galateo che raccoglie una vasta gamma di consigli, dall'educazione dei figli a come comportarsi in società. Il libro viene ristampato per tutti gli anni successivi e una nuova versione, aggiornata e riveduta, Il nuovo saper vivere di Donna Letizia (Arnoldo Mondadori Editore), venne dato alle stampe trent'anni dopo la prima edizione, nel 1990.

Nel 1981 Colette Rosselli raccoglie il meglio di venticinque anni di lettere indirizzate a Donna Letizia nel libro, pubblicato da Rusconi Editore, Cara Donna Letizia... Venticinque anni in confidenza, dove mette a confronto epistole che trattano temi similari nel corso degli anni, evidenziando così il contrasto tra il "prima" e il "dopo" la Rivoluzione sessuale.

Nel 1984, Colette Rosselli decide di "far morire" il personaggio di Donna Letizia, soprattutto perché i tempi erano troppo cambiati e non c'era più spazio per il suo personaggio nella società degli anni ottanta.


Note
La lunga attività di illustratrice per l'infanzia di Colette Rosselli e i problemi avuti con la Mondadori sono ampiamente documentati nel libro di Santo Alligo Colette Rosselli. Non solo "Donna Letizia", Fondazione Montanelli-Bassi - Eredi Colette Rosselli, 2007

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