Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





venerdì 12 giugno 2009




12- giugno-1921:Entra in scena Wanda Osiris

A Roma sale sul palcoscenico,appena quindicenne,la prorompente Anna Menzio,che diventerà popolarissima col nome d'arte di Wanda Osiris.

Wanda Osiris - nome d’arte di Anna Menzio (Roma, 3 giugno 1905 – Milano, 11 novembre 1994) è stata un'attrice, cantante e soubrette italiana del teatro di rivista nel periodo anni trenta-anni cinquanta.

Suo padre era palafreniere del Re, sin da piccola aveva un evidente talento nel canto e nella musica. Lasciata la famiglia, e gli studi di violino per seguire la passione teatrale, arrivò a Milano dove debuttò nel 1923 al cinema Eden.

Si adattò con facilità agli orari notturni degli spettacoli. Famosa per la sua religiosità cristiana cattolica, per la sua avversione contro il viola e gli uccelli neanche di stoffa, per la sua generosità, così nella vita, come sul palcoscenico per il suo pubblico, che adorava all'inverosimile. I suoi spettacoli sfarzosi erano caratterizzati da una continua ricerca del bello e del coinvolgimento dei più importanti talenti dello spettacolo. Amava discendere scale hollywoodiane e di riproduzioni famose come Trinità dei Monti, attorniata da giovani ballerini che sceglieva lei stessa

Le venne coniato l’appellativo di Wandissima e di Divina. Le interpretazioni canore personalissime, con quel birignao a vocali estese, le apparizioni sempre più sorprendenti, il trucco tipicamente ocra, il capello ossigenato, le piume, i tacchi, le pailette, i fiumi di profumo Arpege, le rose, i ricchi costumi, il lusso soave la consegnarono alla leggenda presentandosi come un sogno di felicità, di ricchezza, di spensieratezza, in un'Italia stravolta dalle cause e dagli effetti della 2a guerra. E' stata la prima Diva dello spettacolo leggero italiano. Involontariamente è stata la prima icona gay per un mondo che non poteva rappresentarsi socialmente se non tramite queste manifestazioni composte da un pubblico molto eterogeneo. Era un pubblico genuino e attivo che partecipava dalla platea con battute e considerazioni immediate su quanto avveniva sul palcoscenico

Nel 1937 fu scritturata da Macario per mettere in scena una delle prime commedie musicali italiane, Piroscafo giallo.










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