Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





martedì 23 giugno 2009




23 Giugno 1969 esce il primo numero del Manifesto

Il manifesto è un quotidiano di ideologia comunista fondato nel 1969.
Non è un quotidiano di partito, non avendo esso aderito a nessun partito o gruppo politico organizzato. Appartiene a una cooperativa di giornalisti e dà un notevole contributo alla riflessione politica della sinistra italiana.
Dal 6 giugno 2008 è stata rinnovata la grafica che conserva ugualmente le particolari "prime pagine", caratteristiche di questo quotidiano.

Le origini
Nasce in origine come rivista politica, diretta da Lucio Magri e da Rossana Rossanda. Alla redazione del primo numero, uscito il 23 giugno 1969 con una tiratura di 75.000 copie per le Edizioni Dedalo, partecipano Luigi Pintor, Aldo Natoli, Valentino Parlato, Luciana Castellina e Ninetta Zandegiacomi.

Il periodico nasce dalla componente più a sinistra del Partito Comunista Italiano (PCI) che con Pietro Ingrao aveva sostenuto nel corso dell'XI congresso alcune battaglie per la democrazia interna al partito e sollevato la questione del "modello di sviluppo" in contrapposizione alla componente più moderata del partito, capeggiata da Giorgio Amendola.

L'idea di dare vita ad una pubblicazione autonoma risale all'estate del 1968, ma viene congelata in vista del XII congresso del PCI, dove, peraltro, Pintor, Natoli e Rossanda non avevano votato in comitato centrale le tesi.

La rivista assume posizioni in contrasto con la linea maggioritaria del partito (in particolar modo rispetto all'invasione Sovietica in Cecoslovacchia, con l'editoriale uscito nel secondo numero intitolato "Praga è sola") che ne chiede la sospensione delle pubblicazioni. Il Comitato centrale del PCI del 24 novembre 1969 delibera la radiazione per Rossana Rossanda, Luigi Pintor e Aldo Natoli con l'accusa di "frazionismo". Successivamente viene adottato un provvedimento amministrativo per Lucio Magri e non vengono rinnovate le iscrizioni per Massimo Caprara, Valentino Parlato e Luciana Castellina.

Principali firme attuali

Stefano Benni
Loris Campetti
Gianfranco Capitta
Luciana Castellina
Giulietto Chiesa
Marco D'Eramo
Manlio Dinucci
Tommaso Di Francesco
Ida Dominijanni
Daniele Luttazzi
Enzo Mazzi
Guido Moltedo
Toni Negri
Valentino Parlato
Gabriele Polo
Alessandro Portelli
Arrigo Quattrocchi
Norma Rangeri
Alessandro Robecchi
Rossana Rossanda
Vauro Senesi
Giuliana Sgrena
Roberto Tesi alias Galapagos
Adriana Zarri

Principali collaboratori storici

Stefano Benni
Alberto Burgio
Luciano Canfora
Franco Carlini
Stefano Chiarini
Erri De Luca
Umberto Eco
Marcello Flores
Franco Fortini
Eduardo Galeano
Filippo Gentiloni
K.S. Karol
Serge Latouche
Nico Perrone
Alessandro Portelli
Marco Revelli
Gianni Riotta
Osvaldo Soriano
Gianni Vattimo




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