Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





mercoledì 2 marzo 2011


TEATRO RIDOTTO
LA RECENSIONE DI MARIA SERRITIELLO

Paola Ruffo e Romina La Mantia al Ridotto di Salerno

Tutta al femminile la terzultima serata di comicità, al “Ridotto” di Salerno. Due, le cabarettiste, Paola Ruffo e Romina La Mantia, sul palco, del piccolo-grande tempio dell’umorismo salernitano. Con loro lo spettacolo, si è piacevolmente duplicato, caratterizzandosi in due performance distinte, ma molto gradite al pubblico.

Ad iniziare è Paola Ruffo trasformata in “Bernarda Calda”, insegnante di tecniche di seduzione, un personaggio che vuole, attraverso parole strascicate, ironizzare e colpire il machismo degli uomini. Ed ecco che Paola avvia il personaggio, con la sua parlata fatta di “O” chiuse, di “E” aperte, di “D” al posto delle “T”, servendosi di una lentezza esasperante ma familiare ad un certo dialetto levantino. Così, “Bernarda”, appare l’opposto della seduzione di cui vanta l’ esperienza, tanto da dare lezioni. Ad imprimere più comicità alle battute vengono in suo aiuto il vestiario sciatto, le “pianelle” strascicate ai piedi e i capelli attaccati al viso. Ma Paola Ruffo non è solo la “Bernarda Calda”, è una brava attrice, un’artista di strada e sa compiere veri numeri di magia ed uno lo esegue proprio davanti agli occhi esterrefatti degli spettatori. Nata a Bari, come si scorge dalla sua parlata, vive e lavora a Vicenza ed ha una grande passione per i cani, tanto da possederne due. Quando va in giro per l’Italia assume una dog -sitter ma aspira ad avere un camper per poterseli portare ovunque. E’ stata per dodici anni impiegata alle poste, con la sua bella laurea in lingue in tasca, ma un giorno ha detto addio al posto fisso ed ha cominciato ad esprimere tutta la creatività in suo possesso. Una donna completa ed un’artista capace, Paola, dal palco la senti subito amica, lei e là a rappresentare le donne, quelle che, ascoltando i consigli della dott.ssa Bernarda Calda, prendono coraggio e capiscono quanto sia facile smontare l’universo maschile, nell’ultimo loro baluardo: il sesso. Ha un curriculum professionale di tutto rispetto ed è approdata, con Romina La Mantia, al Ridotto, per volere del direttore Gianluca Tortora, dopo aver assistito alle loro esibizioni separate, al Premio Charlot di quest’anno.

Romina La Mantia irrompe sulla scena come un bolide, energica, tonica jeans, maglietta e capelli corti, una scugnizza che, aggredisce i vari temi dell’attuale società con monologhi che fanno pensare. La risata, così, non è mai banale e le parole, che la stessa attrice inventa spaziano dai cal center, al grande fratello, dai programmi di Maria Di Filippo a coloro che non sanno lasciarsi, dai messaggini, all’uso del PC, dal matrimonio, alla poca considerazione che l’istituzione ha presso i giovani. Questi i maggiori temi impostati dalla giovane Romina, con voce energica e senza tirare il fiato. Siciliana, più precisamente palermitana, l’origine dei suoi natali la si scopre, appena comincia a parlare. Ha iniziato a fare teatro all’età di sedici anni, ma fino a quella data ha assorbito la cultura teatrale nella sua terra, per poi scoprire la passione del teatro comico. La sua prima esibizione è stata vicino Palermo, in un luogo turistico, in seguito a 24 anni la frequentazione del laboratorio di Ficarra e Picone e successivamente a quello dello Zelig di Catania. Il teatro è tutta la sua vita e le piace farlo a 360 gradi.

Comica ed autrice Romina La Mantia, classe 79, scherza, con una buona dose di autoironia, sul suo aspetto, non propriamente seduttivo, ma la sua bravura e la sua aria guascona eliminano subito il gap dell’immagine. Ha partecipato al “Festival del cabaret in rosa”, al Festival “Crepapelle” e al “RidiRoma”. Ne vince due “RidiCasentino” e “Cabareboli”. Si aggiudica il Festival e il Premio “Miglior testo”,” Premio del pubblico”, “Premio Sorriso in rosa - Migliore comicità femminile” e il “Premio Ridi bimbo”. Tra il 2007 e il 2008 i suoi pezzi vengono trasmessi su Radio2 all’interno della trasmissione “Ottovolante”. Registra a Roma delle puntate per la nuova edizione del “Seven Show”, e nell’ottobre del 2009 viene chiamata dalla Rai per partecipare alla trasmissione di Rai 2“Scalo 76 Talent

Due cabarettiste di prim’ordine al teatro “Ridotto”che sta per ultimare, con successo sempre più crescente, la stagione “ Che Comico ”2010-2011 e ci piace sottolineare che la comicità femminile e Paola e Romina ne sono un esempio, avanza sempre più verso quell’’universo dell’umorismo, da sempre considerato solamente al maschile.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu



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