Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





giovedì 31 marzo 2011


Bambino profugo


Senza nome

Sono in fondo al mare,
uccisa bambina,
l'acqua nei polmoni
e all'aria addio.
Bagnati gli occhi,
nessuna lacrima
e né la madre stretta
vicina.
Nel sonno,
la culla,
fondale di sabbia,
non mi nasconde
all' ingorda fame
di altra gola.
Sono in fondo al mare,
uccisa bambina,
nata per caso
là,
dove la morte
è nata prima della mia vita.

31-3-2011 Maria Serritiello

dedicata al bambino, senza nome,affondato tra gli 11, di ieri




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