Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





lunedì 21 marzo 2011


LA PRIMAVERA DI BOTTICELLI

LA POESIA DI PRIMAVERA
DI MARIA SERRITIELLO

CAPRICCIO DI PRIMAVERA

Sgambetta incerta la primavera,
su gambi sottili,
arcuati,
non raddrizzati ancora dall’amore.
Entra nella mia casa,
da poco rassettata,
con il vestito nero della nonna
e con la borsa della spesa,
di vera pelle
a quadri ritagliata.
Sul tavolo di marmo,
striato da qualche venatura,
è lì che si confonde
tra buone cipolline,
arguto radicchio
e stizzosi ravanelli.
Un cavolo rugoso,lascivo;
le tocca i seni appena in sboccio,
e calorosa la verza,con maestria,
le arriccia i capelli.
Anche zefiro la tenta,
se tenero,le soffia tra le gambe.
Ecco:
l’ape matura
le dà l’esempio
e succhia,il maschio polline,
da fiore in fiore.

MARIA SERRITIELLO
DA "SOLOA META'" EDIZIONE PALLADIO





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