Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





sabato 5 marzo 2011


DI MARIA SERRITIELLO


Il prossimo 8 marzo, a Ginevra, la Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo, (abbreviato- UNCTAD), per la prima volta, nel palazzo dell’ONU, celebra la ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna e a far da colonna sonora, al cocktail di gala, previsto per le 18, saranno i brani caratteristici della tradizione musicale campana. Infatti ad esibirsi, al cospetto dei rappresentanti internazionali, saranno i musicisti della “Compagnia Daltrocanto”, formazione salernitana che si caratterizza per il suo personale ed originale modo di rileggere la musica popolare tradizionale, alla luce di sonorità nuove ed attuali.

La formazione musicale valorizza, per le sue sonorità, strumenti tipici come la zampogna e la ciaramella, non tralasciando, per altro, una coinvolgente interazione con gli altri, delle diverse aree geografiche e musicali, quali : chitarra classica, bouzouki greco e irlandese, basso elettrico, tammorra e tamburello.

Dopo l’apertura del Concerto dell’Epifania di Rai 1 e la partecipazione alla BIT di Milano, giunge, attraverso l’invito di Ginevra, un altro significativo riconoscimento per la Compagnia Daltrocanto, che si apre al panorama internazionale, esportando la cultura musicale delle nostre terre.


Nel sito: http://www.daltrocantoweb.org dell’Associazione Daltrocanto si legge “Il gusto visibile di suonare insieme, nasce prima di tutto dal riannodarsi di antichi legami di amicizia e dal crearne sempre nuovi.
Un crocevia di generazioni e anime musicali in sorprendente e complice equilibrio. Un continuo e intrigante work in progress per non annoiarsi, e annoiare, mai. Ed ecco la meticolosa accordatura della zampogna, le note impossibili della ciaramella, il bouzouki irlandese, nella Montemaranese.
la preziosa chitarra battente di Pasquale Scala e i tamburi 'e “zi' Franco”,
le zampogne e le ciaramelle di Antonio Forastiero, Carmine Carbone e Pietro Carucci e l 'interminabile rituale di vestizione delle danzatrici, più lungo della Quaresima, che speri finisca prima dell'alba.
Il ritrovarsi oltre il palco con nuove idee per altri progetti.
Le appassionate discussioni sulla tradizione: la mia, la tua, di ieri, di oggi, quella che mi appartiene, quella nella quale non mi riconosco, quella che...
"Polvere di stelle" e "torta di Managua" - a volte anche struffolo o pastiera - ma quando senti "popolo del sud, popolo di emigranti" sai che un'altra serata è finita e che è già tempo di pensare alla prossima. Una piccola carovana di musicisti, amici e affini mossa dal piacere di stare insieme”.

La carovana Daltrocanto, l’otto marzo e ci piace anche la data, varca il confine, con essa, verso l’Europa, valica anche la città di Salerno.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu

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