Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





martedì 19 ottobre 2010



Re Lear è una tragedia in cinque atti, in versi e prosa, scritta nel 1605-1606 da William Shakespeare

La storia che ne fornisce l'intreccio principale affonda le radici nell'antica mitologia britannica. È un dramma a doppio intreccio (schema presente in molte opere dello stesso autore) nel quale la trama secondaria contribuisce a far risaltare e a commentare i vari momenti dell'azione principale

Lear era un leggendario sovrano della Britannia, benché sia ovvio che la sua vicenda faccia parte del patrimonio folcloristico delle più svariate culture.

Il Lear "storico" sarebbe vissuto poco prima del tempo della fondazione di Roma, ossia nell'VIII secolo a.C.; secondo l'Historia regum Britanniae di Goffredo di Monmouth, Lear, approssimandosi la vecchiaia, aveva deciso di dividere la Britannia fra le sue tre figlie e i mariti che egli avrebbe loro assegnati, pur mantenendo l'autorità regale.

Quando chiede loro di dichiarare l'affetto che gli portano, Cordelia, la figlia minore, disgustata dalla sfacciata adulazione delle sorelle Gonerilla e Regana, risponde che il suo affetto è quello dovuto da ogni figlia a ogni padre. Lear adirato la disereda, mentre consegna a ciascuna delle sorelle di Cordelia ed ai rispettivi mariti (Duca di Albany e Duca di Cornovaglia), metà del suo regno.

Poco dopo il Re di Francia, e cioè di un terzo della Gallia, avendo notizia della bellezza di Cordelia, la sposa rinunciando alla dote e la porta con sé. Molto tempo dopo i due governatori insorgono contro Lear e lo depongono; egli si reca allora presso la figlia in Gallia, dove viene bene accolto.

Il Re di Francia raduna un esercito e conquista l'intera Britannia, restaurando Lear sul suo trono. Dopo altri tre anni, però, in seguito alla morte sia di Lear che del Re di Francia, Cordelia rimane sola regina di Britannia. Passano altri cinque anni di pacifico governo, allorché il figlio del Duca di Albany ed il figlio del Duca di Cornovaglia si ribellano a Cordelia e dopo una lunga guerra la fanno prigioniera. La regina spodestata si suicida in carcere.

Re Lear è generalmente considerato una delle migliori tragedie di William Shakespeare. Si crede che sia stato scritto nel 1605 ed è basato sulla leggenda di Leir, un re della Britannia prima che questa diventasse parte dell’Impero Romano. La sua storia era già stata narrata in cronache, poemi e sermoni, così come sul palco, quando Shakespeare intraprese il compito di raccontarla di nuovo.

Dopo la restaurazione Inglese, la tragedia fu spesso modificata da professionisti del teatro che non amavano il suo sapore nichilista, ma, dalla seconda guerra mondiale, ha cominciato ad essere considerato uno dei più grandi successi di Shakespeare. Il ruolo di Re Lear è stato recitato da molti grandi attori, ma generalmente è considerato una parte che può essere recitata solo da coloro che hanno raggiunto un'età avanzata.

Trama

Il dramma comincia con la decisione di re Lear di abdicare e dividere il suo regno fra le tre figlie Gonerilla, Regana e Cordelia. Le prime due sono già sposate, mentre Cordelia ha molti pretendenti, in parte perché è la figlia preferita dal padre. In un accesso di vanità senile, il re propone una gara: ogni figlia riceverà dei territori in proporzione all'amore verso il padre che saprà dimostrare con le sue parole. Ma il piano fallisce. Cordelia si rifiuta di gareggiare con l'adulazione delle sorelle maggiori, poiché è convinta che i suoi veri sentimenti sarebbero immiseriti dall'adulazione rivolta al proprio vantaggio. Lear, per ripicca, divide la sua quota del regno che le spetterebbe fra Gonerilla e Regana, e mette al bando Cordelia. Tuttavia il re di Francia la sposa, benché diseredata, poiché apprezza la sua sincerità, o forse perché vuole un casus belli per una successiva invasione dell'Inghilterra.

Poco dopo aver abdicato, Lear scopre che i sentimenti di Gonerilla e Regana verso di lui si sono raffreddati; ne nascono discussioni. Il conte di Kent, che ha preso le difese di Cordelia ed è stato messo al bando, ritorna travestito da Caio, un servo, che "non vuole mangiare pesce" (ossia è un protestante), per proteggere il re al quale resta fedele. Nel frattempo, Gonerilla e Regana litigano a causa della loro attrazione per Edmund, figlio illegittimo del conte di Gloucester, e sono costrette ad affrontare un esercito francese, guidato da Cordelia, mandato a ricollocare sul trono Lear. Si combatte una guerra devastante.

La trama secondaria coinvolge il conte di Gloucester e i suoi due figli, Edgar e Edmund. Edmund inventa racconti calunniosi sul fratellastro legittimo; Edgar è costretto all'esilio e a fingersi pazzo. Edmund corteggia Gonerilla e Regana. Il conte di Gloucester è affrontato dal duca di Cornovaglia, marito di Regana, ma è salvato da alcuni servi di quest'ultimo che accusano il duca di aver trattato ingiustamente Lear. Il duca, ferito da un servo (che viene ucciso da Regana), abbandona Gloucester nella tempesta dopo averlo accecato, perché "fiuti la strada per Dover". Poco dopo il duca di Cornovaglia muore per la ferita riportata. Nella scena della tempesta Lear esclama che è "più un uomo contro il quale si pecca che un peccatore".

Edgar, ancora travestito da pazzo vagabondo, scopre Gloucester abbandonato nella tempesta. Il conte gli chiede la strada per Dover, e Edgar risponde che lo guiderà lui. Gloucester non riconosce la voce del figlio, che è turbato dall'incontro col padre cieco.

A Dover, Lear si aggira farneticando e parlando ai topi. Gloucester tenta di uccidersi gettandosi da una roccia, ma il figlio Edgar, con l'inganno, lo salva; poco dopo incontra il re. Lear e Cordelia si incontrano e rappacificano poco prima della battaglia tra Britannia e Francia. Dopo la sconfitta dei francesi, Lear pensa con gioia alla prospettiva di vivere in prigione insieme a Cordelia, ma Edmund ordina che essi siano condannati a morte.

Edgar, travestito, si scontra con Edmund e lo ferisce a morte. A questa vista, Gonerilla, che per gelosia ha già avvelenato Regana, si uccide. Edgar rivela a Edmund la propria identità e lo informa che Gloucester è appena deceduto. Nell'apprendere questo, e le morti di Gonerilla e Regana, Edmund riferisce a Edgar di aver disposto l'uccisione di Lear e Cordelia, e dà ordine che l'esecuzione sia sospesa - forse il suo unico gesto di bontà in tutto il dramma.

Disgraziatamente, la sospensione arriva troppo tardi. Lear appare sulla scena portando fra le braccia il cadavere di Cordelia, dopo aver ucciso il servo che l'ha impiccata, poi muore anch'egli di dolore.

Oltre alla trama secondaria che riguarda il conte di Gloucester e i suoi figli, la principale innovazione introdotta da Shakespeare nella vicenda è la morte di Cordelia e di Lear nel finale.

Nei secoli XVIII e XIX, questa conclusione tragica ricevette molte critiche, e furono scritte e rappresentate versioni alternative, in cui i personaggi principali si salvavano dalla morte e Cordelia sposava Edgar.

Curiosità

Alla fine della canzone dei Beatles I Am the Walrus è possibile udire un pezzo della riduzione radiofonica dell'opera trasmessa dalla BBC. La frase di Lear "Seppellite il mio corpo" (Atto IV scena VI) venne interpretata dai fans come prova del fatto che Paul McCartney fosse morto.

Bedlam è una parola inglese usata da Shakespeare nella tragedia Re Lear. Tale parola è una alterazione di Bethlehem cioè Betlemme che era il nome del manicomio di Londra ai tempi di Shakespeare. Il personaggio di Edgar assumendo il nome di Tom o' Bedlam esplicita quindi il suo stato di mendicante pazzo.

L'opera di Re Lear,in seguito, fu modificata e introdotta anche nel gioco di ruolo: Final Fantasy IX





ECCOLO IL RE LEAR, UNO STUPENDO GIORGIO ALBERTAZZI

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