Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





lunedì 18 ottobre 2010



IL 18 OTTOBRE 1810 VENNE FONDATA LA SCUOLA NORMALE DI PISA

La Scuola normale superiore di Pisa è un centro di formazione e di ricerca pubblico, corrispondente italiano dell'École Normale Supérieure di Parigi e modello per le altre scuole superiori universitarie. È una delle tre scuole superiori riconosciute e dotate di autonomia

La Scuola normale superiore nacque ufficialmente, per decreto napoleonico, il 18 ottobre 1810, come succursale dell'École Normale Supérieure di Parigi per i paesi in cui era autorizzato l'uso della lingua italiana, ma solo nel 1813 cominciò veramente la sua attività, volta soprattutto alla formazione degli insegnanti di scuola media superiore.


Il primo regolamento della scuolaCollocata presso il convento di San Silvestro di Pisa, ebbe un "Regolamento di disciplina" che ricalcava quello della scuola francese di riferimento, indicando con precisione ammissioni, occupazioni, castighi, ricompense e persino il vestiario degli studenti
L'abdicazione di Napoleone e la restaurazione granducale dei Lorena portò alla chiusura della nuova scuola dopo un solo anno.

Nel 1846 la Scuola normale superiore fu rifondata per volontà del granduca Leopoldo II di Lorena, con la funzione di “semenzaio dei professori e dei maestri delle scuole secondarie del granducato”. Nella denominazione originaria di “Scuola normale”, l'aggettivo si riferiva a quella che era la sua funzione didattica primaria, di trasmettere "norme"[2]: l'appellativo di "superiore" era quindi legato alla preparazione per l'insegnamento secondario.

L'istituto, ospitato dall'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano e inaugurato il 15 novembre 1847, conservava ben poco dell'ordinamento d'epoca napoleonica, presentandosi più come un'appendice assistenziale dell'Università pisana.

Nel 1862 la Scuola assunse carattere nazionale e prese il nome di "Scuola normale del Regno d'Italia". Con la fondazione delle due riviste (Annali della classe di scienze nel 1871 e Annali della classe di lettere e filosofia nel 1873) ebbe inizio l'attività editoriale della Scuola. Con lo sviluppo del corso di perfezionamento la Scuola andò sempre più assumendo, accanto alla funzione di collegio universitario, quello di istituto superiore di formazione scientifica e di ricerca. Questo carattere venne acquisito ufficialmente, insieme con l'autonomia amministrativa, nel 1932, soprattutto grazie all'azione di Giovanni Gentile.

Nel periodo fascista la Scuola normale proseguì la propria attività didattica e di ricerca.

Alla funzione della scuola di preparare all'insegnamento secondario, si è progressivamente affiancata quella di formare i futuri ricercatori e docenti universitari. Nel 1959 è stata istituita una sezione femminile nell'allora ricostruito Collegio Timpano per consentire anche alle donne di vivere presso la scuola.

Personaggi illustri
Numerosi ex-allievi hanno insegnato ed insegnano nelle università italiane e straniere:

storici come Gioacchino Volpe e Delio Cantimori
filologi e italianisti come Luigi Russo e Napoleone Caix
matematici quali Vito Volterra, Mauro Picone, Aldo Andreotti
Tra gli ex-allievi si annoverano tre premi Nobel: i fisici Enrico Fermi e Carlo Rubbia e il poeta Giosuè Carducci.

Ex-allievi sono stati e sono presenti anche in altri settori della vita nazionale come parlamentari e politici (Giovanni Gentile, Giovanni Gronchi, Carlo Azeglio Ciampi, Marino Raicich, Alessandro Natta, Aldo Capitini, Massimo D'Alema, Fabio Mussi), scrittori e dirigenti editoriali come Giulio Bollati, Pietro Citati, Ettore Cozzani, Antonio Tabucchi e Adriano Sofri,Tiziano Terzani.

Dal 1999 la Scuola è diretta dal Salvatore Settis, anch'egli normalista, il cui mandato terminerà il 31 ottobre 2010. Da novembre 2010 il direttore sarà Fabio Beltram.


La Scuola normale fornisce ai suoi allievi vitto, alloggio, il rimborso delle tasse universitarie e un modesto contributo economico mensile per l'acquisto di materiali didattici. Agli studenti è inoltre garantita una serie di servizi gratuiti o comunque agevolati (fotocopie, accesso alla biblioteca, accesso ad Internet dai collegi, convenzioni con enti sportivi, ecc.) ed essi dispongono di un fondo comune autogestito che possono utilizzare per promuovere attività ricreative o culturali in un regime di relativa autonomia.

I normalisti sono a tutti gli effetti studenti dell'università degli studi di Pisa, regolarmente iscritti, e sono tenuti ad espletare tutti gli obblighi didattici che essa impone. La Scuola normale richiede in aggiunta il superamento di un colloquio annuale di idoneità, la frequenza di due corsi complementari all'anno, il mantenimento della media del 27 e del minimo del 24. Il mancato adempimento comporta la non riconferma del posto per l'anno successivo.






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