Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





mercoledì 27 ottobre 2010



Omicidio Claps
La firma del killer
tra i capelli di Elisa

Le lesioni da strumento tagliente le ha già trovate. Altre, però, appaiono attribuibili a insetti. «Indagini tricologiche», le definiscono i magistrati della Procura di Salerno. Cristina Cattaneo, 46 anni, capelli cortissimi e grandi occhi azzurri, da qualche mese è immersa nella consulenza che gli è stata assegnata dagli investigatori di Salerno. Quello che le è stato affidato è un quesito complicato. Forse il più complicato della sua carriera. Perché gran parte dell’inchiesta sull’omicidio di Elisa Claps è basato su una ciocca di capelli tagliata di netto. Così come per Heather Barnett in Inghilterra che, però, le ciocche di capelli le stringeva in una mano.

«La firma del delitto», la chiamano Gildo Claps, il fratello di Elisa, e il suo avvocato Giuliana Scarpetta. La dottoressa Cattaneo, medico legale, responsabile del laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Università degli studi di Milano deve stabilire se i capelli prelevati dal cadavere di Elisa nel corso dell’autopsia e durante i sopralluoghi nel sottotetto della chiesa della Trinità di Potenza, che secondo gli investigatori è il luogo del delitto, sono stati tagliati e se sono presenti tracce metalliche. Una volta stabilito questo dovrà anche accertare la natura e la modalità dei tagli.

È per questo motivo che ha chiesto di essere affiancata da un entomologo, un esperto di insetti. Perché, mentre studiava i capelli di Elisa, si è accorta che alcune lesioni forse erano «attribuibili a insetti». E allora ha scritto ai magistrati di Salerno. E ha chiesto «di procedere - si legge nel documento che la Gazzetta ha potuto consultare - ad accertamento entomologico contestualmente a quello sui capelli allo scopo di differenziare le lesioni dovute a strumento tagliente da quelle potenzialmente attribuibili a insetti».

I magistrati Rosa Volpe e Luigi D’Alessio hanno scritto al gip: «Con riferimento alla ulteriore perizia connessa agli accertamenti già demandati alla dottoressa Cattaneo deve osservarsi che le ulteriori indagini scientifiche che il perito richiede, poiché dettate e ispirate dall’esigenza di completezza nell’accertamento della verità, devono essere recepite senz’altro con disposizione delle nuove indagini richieste e nomina di un entomolo go». Il gip Attilio Franco Orio ha subito accolto la richiesta. Scrive: «Le esigenze di ulteriori approfondimenti specialistici segnalati dal perito sono meritevoli di essere soddisfatte». Sarà l’entomologo a stabilire se alcuni tagli sui capelli di Elisa sono attribuibili a insetti. «La firma del delitto», però, la dottoressa Cattaneo l’ha già trovata.

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