Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





martedì 26 ottobre 2010



Marco Cristi, “lo Scugnizzo napoletano”, al Ridotto di Salerno
di MARIA SERRITIELLO

Un inizio scoppiettante, al “Ridotto” di Salerno, nella nuova sede di Via Pio XI, per la stagione di Cabaret “Che comico 2010-2011”. Nel nuovo teatro, una costola del “Delle Arti”, 73 posti di colore rosso vivace, inaugurato non più di un mese fa, dopo aver abbandonato la storica sede di Via F. Pinto, si è esibito, per due sere, il 23 e 24 ottobre, Marco Cristi con il suo esilarante spettacolo “Cristi si è fermato ad Eboli e sta aspettando il carro attrezzi”. Il divertente monologo, di due ore circa, è un concentrato di battute, dal ritmo incalzante, sciorinato al pubblico, con sicura padronanza, dallo “scugnizzo napoletano”. Un artigiano della risata, Marco Cristi, che fa il suo lavoro con serietà, senza mai risparmiarsi, neanche quando i riflettori e la foga recitativa gli fanno inzuppare la camicia di sudore. La sua comicità nasce dalle strade di Napoli e dai suoi concittadini del Rione Sanità, dove abita. Così nelle sue battute si possono scorgere sfumature popolari e variazioni di voci, che unite alla mimica facciale, rendono il suo spettacolo particolare. Garbatamente sa interagire con il pubblico e sempre con accattivante simpatia riesce a far salire qualcuno in palcoscenico, per improvvisare insieme uno sketch. Due serate al “Ridotto”, ad inizio di stagione, di viscerale comicità, com’è nello stile di Cristi, che il pubblico ha molto apprezzato.

Marco Cristi, classe 1970, è nato a Napoli ed è meglio conosciuto come lo scugnizzo del cabaret napoletano, per aver iniziato la sua carriera come artista di strada. Dal 1994 ad oggi le tappe sono state varie: dai club di cabaret di tutt’Italia al teatro, dalla radio alla televisione. Napoletano DOC i suoi spettacoli sono rappresentati e graditi in tutta la penisola ma anche all’estero. 1142 sono state le repliche dal 2001 al 2004 per lo spettacolo “Chi disse donna disse danno”. Ha preso parte alla fiction “La squadra” e alla soap opera “Un posto al sole”. Un curriculum di tutto rispetto suo che vanta numerosi riconoscimenti e premi, tra cui: primo classificato al Premio Massimo Troisi e secondo posto al Premio Charlot. Nove anni di brillante carriera, senza una battuta d’arresto, o forse no, ad Eboli aspettando il carro attrezzi……

Maria Serritiello
www.lapilli.eu



Nessun commento:

Posta un commento