Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





domenica 31 maggio 2009



SE SI E' SALERNITANO "DOC"ED IO LO SONO, NON SI PUO' NON TIFARE PER LA SQUADRA CITTADINA.E IERI SIAMO USCITI DALL'INCUBO. SIAMO SALVI.LA SERIE "B" E'ANCORA PER NOI, NEL PROSSIMO CAMPIONATO.

UN PO' DI STORIA

La Salernitana è la principale squadra di calcio di Salerno.

La società è stata rifondata nel 2005 con il nome di Salernitana Calcio 1919 in seguito all'esclusione della Salernitana Sport dai campionati professionistici. Attualmente milita in Serie B e gioca le sue partite in casa nello stadio Arechi.

La squadra vanta la seconda tifoseria della serie B, facendo registrare per la stagione 2008/09 una media di 11.441 sostenitori a partita. Tale media è seconda soltanto a quella del neopromosso Bari.

Nel corso della sua storia è stata 2 volte in serie A, nella stagione 1947/48 e nel campionato 1998/99.

La Salernitana non è mai retrocessa al di sotto del campionato di terzo livello, e pertanto non ha mai militato in serie C2 e in categorie dilettantistiche.

Colori sociali: Granata
Simboli: Ippocampo
Inno: Il potere deve essere granata
Sandro Scuoppo

La storia calcistica di Salerno ha origine nel febbraio del 1913, ossia quando nasce il Foot Ball Club Salerno grazie a Donato Vestuti (fondatore e presidente), che organizza la prima partita ufficiale nella città di Salerno: il 22 febbraio 1913 a Salerno, in piazza d'armi, si affrontano FBC Salerno e FBC Settembrini. Vincerà per 2 a 0 la squadra salernitana.


Il presidente Donato VestutiTra il 1913 ed il 1915 il calcio salernitano muove i primi passi attraverso i campionati provinciali, in cui si affrontano la FBC Salerno, le altre squadre cittadine (come lo Sport Club Audax Salerno, nato anch'esso nel 1913) e altri diversi club della provincia di Salerno. Dopo il 1915 l'attività calcistica ufficiale è sospesa a causa della prima guerra mondiale. Inoltre, la chiamata alle armi del presidente Vestuti e la sua scomparsa per cause belliche (nel 1918), sancisce lo scioglimento della FBC Salerno

Con la fine della Grande Guerra riprende l'attività agonistica a Salerno, ed il 19 giugno 1919, al n. 67 di Corso Umberto I a Salerno, si svolge l'assemblea della costituenda Unione Sportiva Salernitana, con presidente Adalgiso Onesti. La maglia ufficiale di questa squadra è a righe verticali bianche e celesti, ed è a partire da questa data che comincia la storia del calcio salernitano all'interno della FIGC.

Nello stesso anno si assiste inoltre ai primi derby contro "i rivali di sempre", quelli della Cavese, il club calcistico di Cava dei Tirreni in provincia di Salerno. La prima gara della storia, giocata in campo neutro a San Severino, vede vincere i cugini per 3-2, mentre qualche mese dopo a Salerno il derby termina 6 a 0 per la Salernitana e successivamente a Cava 4-1 sempre per la Salernitana (anche se la gara sarà poi sospesa dall'arbitro per oscurità), e poi, nuovamente a Salerno, nel campo di Piazza D'Armi, 3-1 per i salernitani. La Salernitana partecipa al suo primo campionato nell'inverno del 1920, iscrivendosi nella Seconda Categoria del Comitato Regionale Campano. Riesce ad arrivare in finale e affronta i napoletani del club chiamato "Brasiliano" dall'omonimo bar dove aveva sede la società partenopea. La gara di andata termina 5 a 0 per il Brasiliano, quella di ritorno 5 a 0 per la Salernitana: occorre dunque una terza finale, e si decide di giocarla sul campo neutro di Nocera Inferiore. I napoletani non si presentano, e nella piazza salernitana scoppia la festa: la Salernitana è ammessa nel campionato di Prima Categoria della Campania.

La Salernitana ricordata da Alfonso Gatto

«... Parlerò dei portieri. Il più vecchio che ho conosciuto era quello della squadretta del mio paese. Allora, in verità, era una squadra e il mio paese era una città che ad oriente aveva cinto con un muro una spianata per farne la Piazza d'Armi e il campo di calcio della domenica. Quel portiere si chiamava Finizio. La squadretta Salernitana. In quei tempi essa si manteneva in vita col fiato, raccoglieva giocatori locali e aveva per traguardi due vittorie, una con il Vomero e una col Savoia, l'undici di Torre. Alla domenica erano i portuali delle due città rivali a ritrovarsi sul rettangolo di gioco come nemici che avevano parecchie partite aperte da saldare e qualche ferito da mandare all'ospedale. Finizio era l'eroe. Basso piuttosto, ma agile come un gatto si dava e si sdava a far tutte difficili le sue parate, a tirar applausi, facendosi magari perdonare a furia di lavoro proprio quel gol, che rimandava sconfitta agli spogliatoi la sua squadra"



ECCOVI LE PIU' BELLE COREOGRAFIE DEI MAGNIFICI RAGAZZI DELLA CURVA SUD NEL VECCHIO STADIO "VESTUTI" E NEL NUOVO "ARECHI"





CHI NON E' SALERNITANO NON CONOSCE L'ANTICA RIVALITA' CON LA CITTADINA VICINA "CAVA DEI TIRRENI" IO VERAMENTE HO UN CONTO IN SOSPESO.......COMUNQUE E'ACQUA PASSATA, MA, SPAZIANDO SU YOUTUBE, HO TROVATO QUESTO SIMPATICO SFOTTO' E MI E' SEMBRATO CARINO,SENZA ACRIMONIA,POSTARLO.



Nessun commento:

Posta un commento