Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





martedì 5 maggio 2009




5 Maggio 1998 Sarno,in provincia di Salerno ed altri paesi intorno,sono sepolti da un fiume di fango

Il 5 maggio 1998, un fiume di fango si stacca a diverse riprese dal monte Saro, travolgendo interi quartieri nei paesi di Sarno, Quindici, Siano e Bracigliano. Una tragedia che portò alla morte di 136 persone,tra queste medici che, incuranti del pericolo reale di morte, hanno continuato fino alla fine a svolgere il proprio dovere.

Tra le vittime,il Preside-Amico Prof.re Gaetano Milone,capo d'istituto della Scuola Media "Baccelli" di Sarno,un intellettuale come pochi. In sua memoria ho scritto.

Ad un tratto

Ad un tratto
l'ultimo letto,
il molle fango marcio.
Ideale attivo,
l'ultimo sguardo
chiuso.
Di sporca farina
l'ultimo impastato
tatto.
E dei fiori d'arancio,
l'odore secco,
nella'avanzata primavera.
Ad un tratto
l'ultimo pensiero,
inquadratura spenta:
la vita.

Maria Serritiello

Salerno 7-5-1998



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