Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





giovedì 21 maggio 2009




I tre moschettieri (Les trois mousquetaires) è un romanzo d'appendice scritto dal francese Alexandre Dumas (padre) nel 1844 e pubblicato originariamente a puntate sul giornale Le Siècle. È uno dei romanzi più famosi e tradotti della letteratura francese e ha dato inizio ad una trilogia, che comprende Vent'anni dopo (1845) e Il visconte di Bragelonne (1850).

I tre moschettieri del titolo sono Athos, Porthos e Aramis.

Trama
Francia, 1625: lo squattrinato ed intraprendente guascone D’Artagnan si reca a Parigi per mettersi al servizio di re Luigi XIII portando con sé una lettera di presentazione indirizzata al signore di Tréville, capitano del corpo dei moschettieri.

Proprio nel palazzo di Tréville, D’Artagnan fa la rocambolesca conoscenza di Athos, Porthos e Aramis, i più celebri moschettieri del re. In pochi minuti i tre, l’uno all’insaputa dell’altro, sfidano a duello il giovane guascone. Mentre D’Artagnan sta per battersi a turno con Athos, Porthos e Aramis, intervengono le guardie del cardinale Richelieu, le quali dichiarano in arresto i contendenti in quanto i duelli sono stati proibiti. I moschettieri ed il coraggioso guascone si avventano sulle guardie a spada sguainata ed escono vittoriosi dal sanguinoso scontro. Poco tempo dopo il signore di Tréville e i suoi moschettieri vengono convocati a corte di Luigi XIII, il quale anziché rimproverarli per aver disobbedito alle leggi, si complimenta con loro.

Nella politica francese il primo ministro, cardinale Richelieu, è schierato -anche se solo formalmente- con il Re, mentre non ama per nulla la Regina Anna d'Austria, perché imparentata con famiglie che rappresentano un pericolo per la Francia. Di lei si è innamorato il duca di Buckingham: il suo è un amore folle, che non può essere apertamente ricambiato senza destare scandalo. Per convincere Buckingham a tornare in Inghilterra, la Regina gli regala dodici puntali di diamanti, ricevuti in dono dal marito. Ma Richelieu trama nell’ombra e propone a Luigi XIII di organizzare un gran ballo di corte. “Quale occasione migliore perché la Regina possa sfoggiare i puntali di diamante che le avete regalato, maestà?” chiede il cardinale, sicuro di mettere in difficoltà la sovrana. Il Re accetta la proposta e per la Regina è assolutamente necessario recuperare in tempi brevi il dono fatto al duca di Buckingham.

Contattato da Costanza Bonacieux, la guardarobiera della regina di cui è innamorato, D’Artagnan accetta l’incarico di raggiungere il duca di Buckingham in Inghilterra per farsi consegnare i dodici puntali di diamanti. Il guascone si mette in viaggio, accompagnato da Athos, Porthos e Aramis, ma la delazione del marito di Costanza mette sulle loro tracce gli uomini del cardinale, incaricati di far fallire la missione.

Alla prima sosta presso una locanda, i moschettieri sono provocati da uno sconosciuto che inneggia a Richelieu e costringe Porthos al duello. Temendo una trappola, gli altri tre ripartono e, subito fuori della cittadina di Beauvais, incontrano una decina di uomini intenti a lavorare lungo una strada dissestata: in realtà è una trappola. Aramis, ferito, viene affidato alle cure di un locandiere, mentre Athos e D’Artagnan proseguono il viaggio sino ad Amiens, dove vengono ingiustamente accusati di essere dei falsari di monete. Athos viene bloccato, ma D’Artagnan riesce a raggiungere Calais, dove, seppur ferito, s’imbarca sul traghetto per l’Inghilterra.

Raggiunta Londra, D’Artagnan si presenta al duca di Buckingham, che gli consegna i puntali di diamanti. Ne mancano però due, trafugati da Milady de Winter, una spia del cardinale. Il duca ne fa realizzare una coppia perfettamente identica all’originale dal gioielliere del Re. La missione è compiuta e D’Artagnan ritorna a Parigi, giusto in tempo per consegnare i puntali e salvare l’onore della Regina.

La vendetta del cardinale colpisce Costanza, che viene rapita da Milady, mentre D’Artagnan parte, su ordine di Tréville, alla ricerca dei tre amici moschettieri. Per primo recupera Porthos, rimasto in attesa nella locanda; poi è il turno di Aramis, ritiratosi a Crevecoeur a meditare; infine, D’Artagnan ritrova Athos, barricato nella dispensa della locanda dove era stato accusato di essere un falsario. Nel frattempo è scoppiata la guerra contro l’Inghilterra e i moschettieri vengono inviati a combattere a La Rochelle, l’ultimo possedimento degli inglesi in Francia. Per vincere la guerra, Richelieu manda Milady in Inghilterra con lo scopo di far assassinare il duca di Buckingham. Intanto D’Artagnan apprende che Costanza è stata liberata e si trova nel convento delle carmelitane di Le Bethune, ma vi giunge troppo tardi: Costanza è morente, avvelenata dalla perfida Milady.

La morte di Costanza getta nello sconforto D’Artagnan, che vuole a tutti i costi consegnare alla giustizia Milady. Insieme con i tre moschettieri e un misterioso uomo dal mantello rosso, si mette all’inseguimento della diabolica nemica, la raggiunge e l’accusa dei suoi tremendi delitti. Milady respinge ogni addebito, ed è a questo punto che avanza il misterioso uomo avvolto nel mantello rosso che si rivela essere il boia di Lilla. Anni prima Milady era stata la diretta responsabile del suicidio del fratello del boia. Ora è giunto il momento della vendetta: Milady viene condannata a morte e decapitata la notte stessa.

Anziché combattere i suoi avversari, Richelieu, uomo privo di scrupoli che ha però sempre agito per il bene della Francia, riconosce i servizi resi al paese da D’Artagnan e dai suoi tre amici, concedendo al guascone la nomina a luogotenente dei moschettieri. Un sogno si è avverato: D’Artagnan è festeggiato da Athos, Porthos e Aramis, non più solo amici, ma ora anche colleghi.


Personaggio principale

D'Artagnan — Tutto il racconto gira attorno a questo personaggio e al suo gruppo di amici. D'Artagnan è un giovane "guascone" (nato in Guascogna, antica provincia francese), che proviene da una famiglia dalle modeste possibilità economiche, dell'età di 18 anni, che parte alla volta di Parigi per arruolarsi nei Moschettieri.

Pare che D'Artagnan sia un personaggio realmente esistito, che effettivamente, come narrato nell'ultimo romanzo della trilogia di Dumas, fu nominato maresciallo di Francia, e che scrisse le "Memorie di D'Artagnan" da cui lo scrittore prese spunto.

IL FILM PIU' CELEBRE E' DEL 1948

Titolo originale: The Three Musketeers
Lingua originale: {{{linguaoriginale}}}
Paese: USA
Anno: 1948
Durata: 125'
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: azione / avventura
Regia: George Sidney
Soggetto: Alexandre Dumas (padre)
Sceneggiatura: Robert Ardrey
Interpreti e personaggi
Lana Turner: Lady Carlotta de Winter (Milady)
Gene Kelly: D'Artagnan
June Allyson: Constance
Van Heflin: Athos
Angela Lansbury: Queen Anne
Frank Morgan: King Louis XIII
Vincent Price: Richelieu
Keenan Wynn: Planchet
John Sutton: The Duke of Buckingham
Gig Young: Porthos
Robert Coote: Aramis
Reginald Owen: Treville
Ian Keith: Rochefort
Patricia Medina: Kitty
Richard Wyler: Albert
Kirk Alyn: Amico di Aramis
Gregg Barton:
Charles Bates: Fratello di D'Artagnan
Wilson Benge: Valet
David Blair: Fratello di D'Artagnan
Gordon Clark:
Fred Coby:
Dickie Dubins: Fratello di D'Artagnan
William Edmunds:
Byron Foulger:
Sol Gorss: Jussac
Frank Hagney:
Jean Heremans: Guardia del cardinale
Arthur Hohl:
John Holland:
Burt Kennedy:
Michael Kostrick:
Norman Leavitt: Mousqueton
Paul Maxey: Major Domo
Francis McDonald:
Alberto Morin: Bazin
Leonard Penn: Musketeer
Gil Perkins: Felton
William 'Bill' Phillips: Grimaud
Ruth Robinson: Madre di D'Artagnan
Carl Saxe: Guardia
Irene Seidner:
Reginald Sheffield: Subalterno
Dick Simmons: Conte di Wardes
Mickey Simpson:
David Thursby:
Tom Tyler:
Robert Warwick:
Harry Wilson:
Marie Windsor:

Doppiatori originali:
Doppiatori italiani:
Rosetta Calavetta: Lana Turner
Adolfo Geri: Gene Kelly
Miranda Bonansea: June Allison
Gualtiero De Angelis: Van Heflin
Olinto Cristina: Frank Morgan
Clelia Bernacchi: Angela Lamsbury
Sandro Ruffini: Vincent Price
Stefano Sibaldi: Keenan Wynn
Emilio Cigoli: John Sutton
Mario Pisu: Gig Young
Mario Ferrari: Ian Keith











LE ALTRE PUNTATE NEI GIORNI SEGUENTI. MA CHE BRAVI TUTTI E IL MITICO QUARTETTO CETRA!!!

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