Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





giovedì 5 febbraio 2009

I MITI

Il vero amore non finisce mai: Filomene e Bauci

In Frigia,sulla sommità di una collina,ancora oggi si possono vedere una quercia ed un tiglio circondati da un muretto. Un tempo,la zona era abitata e piena di vita. Un giorno,capitarono da quelle parti,sotto spoglie mortali,Giove e Mercurio in cerca di ospitalità. Si avvicinarono a molte case,bussarono a tante porte,ma ognuno,appena li vedeva,sprangava a doppia mandata porte e finestre e si rinserrava dentro,rispondendo sgarbatamente. Gli dei non si scoraggiarono e continuarono a cercare qualche essere umano ospitale. Camminando camminando ,giunsero nei pressi di una capanna molto misera. Lì vivevano due coniugi molto vecchi,Filomene e Bauci,che si amavano teneramente nonostante gli stenti e la povertà;anzi si amavano a tal punto che vivevano l’uno per l’altra legati,da un affetto tale che la volontà dell’uno e dell’altra erano sempre in armonia. Furono accolti con molta gentilezza da Filomene e Bauci stese una rozza coperta per farli sedere. Gli dei si accomodarono e guardarono i due vecchi che sistemavano sulla mensa olive,bacche d’autunno,indivia,
radicchio,formaggi,uova cotte sotto la cenere,tutto ben posto in tegami di coccio. Il vino era stato versato da un cratere d’argento cesellato,l’unica ricchezza dei due vecchi che continuava ad essere versato senza finire mai. Filomene e Bauci cominciarono a capire di essere di fronte a due ospiti con poteri straordinari ed infatti Giove e Mercurio si rivelarono e dissero di aver apprezzato molto la loro gentilezza che sarebbe stata premiata mentre per gli altri ci sarebbe stata la punizione.
Dai due dei furono invitati a salire sul monte per essere gli unici a salvarsi mentre intorno tutto veniva affondato dalle acque. I due sposi cominciarono a piangere ma Giove disse di esprimere un desiderio che sarebbe stato esaudito. I due si consultarono e chiesero al padre degli dei che la morte li cogliesse nello stesso istante. Così fu e quando un giorno arrivarono alla veneranda età, Bauci notò che sul capo di Filomene spuntavano delle fronde e Filomene le notò sul capo di lei. Ebbero appena il tempo di dirsi addio che la corteccia coprì e chiuse per sempre le loro bocche,la trasformazione durò fino a che Bauci divenne un tiglio e Filomene una quercia.

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