ALL'INIZIO L'AMORE
E' IL
"CANTICO DEI CANTICI"
15 Come sei bella,amica mia,/come sei bella!/
I tuoi occhi sono colombe.
16 Come sei bello,mio diletto,/
quanto grazioso!/
Anche il nostro letto è verdeggiante./
17 le travi della nostra casa
sono i cedri,/
il nostro soffitto sono i cipressi
12 Giardino chiuso tu sei,/sorella mia,
sposa,/giardino chiuso,/fontana sigillata./
13 I tuoi germogli sono un giardino di melagrane,/
con i frutti più squisiti,/alberi di cipro con nardo,/
14 nardo e zafferano,/cannella e cinnamomo/
con ogni specie d'alberi d'incenso;/
mirra e aloe con tutti i migliori aromi./
Fontana che irrora i giardini,/pozzo d'acque vive/
e ruscelli sgorganti dal Libano.
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....
Pablo Neruda
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....
Pablo Neruda
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