Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





lunedì 6 settembre 2010



UN IMPROVVISO DESIDERIO, STAMANE, DI GARCIA LORCA.

CANZONE PRIMAVERILE

I

Escono allegri i bambini

dalla scuola,

lanciando nell'aria tiepida





d'aprile tenere canzoni.

Quanta allegria nel profondo

silenzio della stradina!

Un silenzio fatto a pezzi

da risa d'argento nuovo.


II


Vado pel cammino della sera,

tra i fiori dell'orto,

lasciando sulla strada

l'acqua della mia tristezza.

Sul monte solitario

un cimitero di paese

sembra un campo seminato

di semi di teschi.

E sono fioriti cipressi

come teste giganti

che con orbite vuote

e chiome verdognole

pensosi e dolenti

l'orizzonte contemplano.

Divino aprile, che vieni

carico di sole e di essenze,

colma di nidi d'oro

i teschi fioriti!


Granada, 28 marzo 1919






Nessun commento:

Posta un commento