Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





giovedì 9 settembre 2010




La proposta: una colletta per aiutare Maradona col fisco.
Maradona ha guai col Fisco e la senatrice del Pdl Ombretta Colli scuote il popolo napoletano: "Per avere Diego a Napoli per il suo compleanno, non sareste disposti a un piccolo sacrificio?"


Rivedere Diego a Fuorigrotta varrebbe un piccolo sacrificio collettivo, insomma, in barba alla crisi imperante e al piccolo particolare che l’argentino ha guadagnato fior di milioni, nei suoi anni di militanza in azzurro. "Consiglio ai napoletani di organizzare una colletta per ripianare il debito, se lo fanno mi unirò anch'io insieme a loro – ha dichiarato la Colli, che ha intrapreso la carriera politica dopo un fortunato percorso artistico -. Forse - prosegue - così persino Maradona sarebbe invogliato ad assolvere i suoi compiti di onesto contribuente. Pur di rivedere la bella Napoli finalmente felice di riabbracciare il suo piccolo grande re sarei disposta ad un piccolo sacrificio".

CONFESSO PER L'UOMO MARADONA NON HO UNA GRANDE STIMA MA COME GIOCATORE E'STATO UNICO PERCIO' CONSIDERO LA PROPOSTA DI ombretta colli UNA PROVOCAZIONE IRRIGUARDOSA NEI RIGUARDI DEL POPOLO NAPOLETANO.
MARADONA PER NAPOLI E'STATO UN VALORE OLTRE IL GIOCO DEL PALLONE E CHI NON E' NAPOLETANO FAREBBE BENE A ZITTIRE O ALMENO A NON SUGGERIRE C.....

MARADONA E NAPOLI

E' praticamente impossibile spiegare a parole ciò che Diego ha significato e tuttora significa per Napoli: è stato il simbolo degli anni ottanta e se non avete visitato Napoli negli anni dal 1984 al 1991 non potete immaginare cosa Diego significasse per tutti i napoletani.
Già dal suo arrivo a Napoli tutti iniziarono ad amarlo come un proprio figlio, ma soprattutto come un eroe: quell'eroe che avrebbe potuto far conoscere Napoli e il Napoli in tutto il mondo, quell'eroe che avrebbe potuto stravolgere gli equilibri del calcio italiano portando al sud la capitale del calcio. La squadra, fondata nel 1926, non aveva mai vinto uno scudetto: 60 anni di attesa erano davvero troppi... Napoli aveva bisogno di qualcuno che potesse portare la squadra ai vertici del calcio italiano e mondiale. Quest'uomo era Diego Armando Maradona. La sua importanza sociale fu enorme: nessuna squadra del sud aveva mai vinto uno scudetto e il Napoli fu la prima squadra a battere le ricche società del nord come Juventus, Milan e Inter.
Gli anni dal 1984 al 1991 rappresentano un periodo irripetibile: Maradona era presente in ogni parte di Napoli. Quando arrivò da Barcellona nell'estate del 1984 tutta Napoli si riempì di striscioni, immagini di Maradona, e quanto altro si possa immaginare. A Napoli tutti festeggiarono l'arrivo di un uomo, quell'uomo in cui molti avevano riposto tutta la loro fiducia come se fosse un liberatore mandato dal cielo. Si potevano vedere persone vestite con la maglia numero 10 di Maradona, con bandiere del Napoli, con sciarpe e così via. Ovunque c'era una Diego-mania.

Diego aveva un'enorme importanza sociale: diventò l'idolo della gente, molte persone che vivevano in condizioni di povertà trovarono in lui un modo per non pensare sempre alla realtà. Probabilmente conoscete i napoletani: siamo famosi per la nostra spontaneità, per il nostro ottimismo. Potete quindi immaginare come la gente a Napoli impazzì per Diego. Se nel futuro un archeologo troverà degli oggetti "antichi" di Maradona, penserà probabilmente che era una specie di idolo, qualcosa per cui valesse la pena vivere e soffrire.
Maradona era presente quasi dappertutto a Napoli: da murales per le strade della città, ai fuochi d'artificio chiamati "Il pallone di Maradona", da ogni tipo di gadget e souvenir alla torta con Maradona, da poesie su di lui fino alle statue. Era ovunque: se vi era antipatico, avreste fatto meglio ad andare via da Napoli... Ma nessun napoletano poteva odiarlo: era un eroe per tutti, colui che ha dato la gioia del primo scudetto e che, come detto, avrebbe portato nel mondo il nome di Napoli.
Ci sono molte persone che, quando pensano a Napoli, subito pensano a Maradona: un amico mi ha raccontato che un uomo in Tanzania (!), appena sentì la parola Italia, disse "Cos' è l'Italia?", ma appena sentì "Io sono di Napoli", disse subito "Ah, Napoli: Diego Armando Maradona". Ancora oggi, a distanza di tanti anni, parlando di calcio con persone all'estero e dicendo "Sono tifoso del Napoli", la risposta immediata è "Napoli, Maradona". Probabilmente è stato il più grande calciatore di tutti i tempi, ma non si può dire con certezza che non nascerà più nessuno come lui. Quello che invece si può affermare senza dubbio è che non ci sarà mai più un calciatore in grado di dar vita a un vero fenomeno di costume, a trascinare le masse e a fare impazzire così tanto di gioia la gente in tutto il mondo.
Poter dire "Io l'ho visto giocare" o "Io c'ero" è un motivo di orgoglio per qualsiasi appassionato di calcio, tifoso del Napoli o anche soltanto amante del calcio. E aver partecipato alla gioia della città di Napoli è stata per tutti un'esperienza meravigliosa.
GRAZIE, DIEGO.

ECCO BASTAVA CHE LA SIGNORA DI MILANO SFOGLIASSE INTERNET COME HO FATTO IO PER TROVARE LA PAGINA PRECEDENTE E TENTARE DI CAPIRE CHI E' STATO MARADONA PER I NAPOLETANI

ALLORA, A LEI E A TUTTI COLORO CHE NON CAPIRANNO MAI IL SUD PERCHE' SPROVVISTI DI MEZZI INTELLETTIVI, DEDICO DI VERO CUORE, QUESTI VIDEO CHE VANNO A SEGUIRE.
DUE GRANDI MAESTRI TOTO' ED EDUARDO DANNO LEZIONI AD UNA QUALSIASI SIGNORA CHE RISPONDE AL NOME DI ombretta colli.



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