Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





giovedì 30 settembre 2010



Bernard Schwartz, in arte Tony Curtis (New York, 3 giugno 1925 – Las Vegas, 29 settembre 2010), è stato un attore statunitense

Nato nel Bronx in una modesta famiglia ebrea di origini ungheresi, debutta nel cinema nella parte di un fatuo ballerino in Doppio gioco di Robert Siodmak.

Negli anni cinquanta alterna ruoli leggeri, in cui mette a frutto il fisico prestante e la morbida bellezza virile, con ruoli in parti drammatiche, dimostrando notevole versatilità. Fanno parte del primo gruppo Il principe ladro di Rudolph Maté, Il figlio di Ali Babà di Kurt Neumann e Il mago Houdini di George Marshall; del secondo gruppo, Furia e passione di Joseph Pevney (in cui è un pugile sordomuto), Trapezio di Carol Reed, Piombo rovente di Alexander Mackendrick (in cui è Sidney Falco, un portaborse nel mondo corrotto del giornalismo americano) e La parete di fango (in cui è un carcerato fuggiasco incatenato a Sidney Poitier).

Dopo aver dato prova delle sue virtù di commediante in coppia con Cary Grant in Operazione sottoveste di Blake Edwards, ottiene la definitiva consacrazione nel triplo ruolo di suonatore di sassofono, di magnate del petrolio e di Josephine in A qualcuno piace caldo di Billy Wilder, accanto a Marilyn Monroe e Jack Lemmon.

In Spartacus di Stanley Kubrick è nuovamente accanto a Kirk Douglas, che già aveva affiancato ne I Vichinghi di Richard Fleischer. Negli anni sessanta, il suo ruolo più significativo è quello del serial killer schizofrenico ne Lo strangolatore di Boston, sempre di Fleischer.

Oltre a quella cinematografica, di un certo rilievo fu anche la sua attività televisiva, in particolare come coprotagonista nei primi anni settanta di una serie di telefilm di successo, Attenti a quei due, in cui impersona il ricco playboy americano Danny Wilde, contrapposto all'elegante e raffinato lord inglese Brett Sinclair (Roger Moore), entrambi impegnati a fronteggiare malviventi e belle donne in scanzonate avventure di intrighi e mistero.

Le sue ultime apparizioni di rilievo: Gli ultimi fuochi di Elia Kazan e La signora in bianco di Nicolas Roeg.

È morto nella sua casa di Las Vegas nella notte del 29 settembre 2010 a seguito di una lunga malattia polmonare

Vita privata


Sposato sei volte, dal suo primo matrimonio con l'attrice Janet Leigh sono nate Jamie Lee Curtis, a sua volta nota attrice, e Kelly Curtis.
Dalla seconda moglie, l'attrice austriaca Christine Kaufmann, ebbe due figlie, Alexandra (1964) e Allegra (1966).
Dal matrimonio con Leslie Allen nacquero Nicholas (1971 - morto nel 1994 per overdose di eroina) e Benjamin (1973)
Il suo ultimo matrimonio è stato con Jill Vandenbergh, di 42 anni più giovane.
Nell'agosto del 2009 Tony Curtis rivela, in uno dei suoi tanti libri di memorie, di aver avuto una relazione con l'attrice Marilyn Monroe. Queste le parole di Curtis: «Tutto era bello con lei sebbene non sapessi mai cosa pensasse la mia partner mentre eravamo a letto insieme. Scoprii solo in seguito che durante quel nostro rapporto segreto Marilyn era rimasta incinta e aveva perso il nostro bambino».

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