Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





venerdì 7 maggio 2010




Giorgio Napolitano a Salerno in autunno.


Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha indirizzato una cordiale lettera al Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca che aveva invitato il Capo dello Stato a presenziare alla prima rappresentazione de “Il Barbiere di Siviglia” presso il Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno.
Nella lettera, il Presidente della Repubblica rinnova il suo apprezzamento per l’attività amministrativa del Comune di Salerno e conferma l’impegno a visitare la città nel prossimo autunno.


dalle ore 21:00 - Al Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Salerno, l'8, il 10 ed il 17 maggio, arriva "Il Barbiere di Siviglia", per la regia di Lorenzo Amato. E' un'opera buffa in due atti che il compositore pesarese Gioacchino Rossini, allora già conosciuto al grande pubblico per il successo dei lavori lirici "L'italiana in Algeri" (1813) e "Il turco in Italia" (1814), scrisse all'inizio del 1816, in poco meno di tre settimane, per le celebrazioni carnevalesche del teatro Argentina di Roma.

Il componimento, su libretto di Cesare Sterbini, mutua il proprio soggetto dalla commedia "Le barbier de Séville ou La précaution inutile" di Pierre-Augustin-Caron de Beaumarchais (Parigi, 1775), già oggetto di varie versioni musicali.

La vicenda è ambientata nella città di Siviglia, nel tardo Settecento. Qui il maturo don Bartolo tiene segregata in casa la pupilla Rosina, che egli desidererebbe sposare. Il barbiere Figaro, fantasioso e pieno di risorse, aiuta l'innamorato conte di Almaviva a conquistare la giovane, che ricambia i suoi sentimenti. Dopo arditi travestimenti, scambi di biglietti, colpi di scena e la corruzione di don Basilio, maestro di musica della fanciulla, Figaro e Almaviva riescono a compiere il loro progetto: i due giovani innamorati si sposano, don Bartolo riceve in dono la dote della ragazza e l'opera si chiude nell'allegria generale.

Nel cast vi saranno Francesco Meli nel ruolo del conte d'Almaviva, Bruno Praticò in quello di Bartolo, Elena Belfiore in quello di Rosina, Franco Vassallo in quello di Figaro, Lorenzo Regazzo in quello di Don Basilio; Francesca Franci sarà Berta e Armando Gabba sarà Fiorello. Sul palco anche l'Orchestra Filarmonica Salernitana "Giuseppe Verdi" ed il Coro del Teatro dell'Opera di Salerno.


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