Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





lunedì 19 ottobre 2009



Vasco Pratolini (Firenze, 19 ottobre 1913 – Roma, 12 gennaio 1991)

Scrittore italiano.

Pratolini ha svolto diversi mestieri, tra cui tipografo, venditore ambulante, barista, ed è stato un autodidatta. Grazie ad Elio Vittorini prende contatti con il mondo letterario e pubblica i suoi primi scritti nel 1937 su Letteratura. Durante gli anni universitari è come tutti iscritto ai GUF e partecipa ai Littoriali della cultura e dell'arte. Nel 1938 fondò con Alfonso Gatto la rivista Campo di Marte. Partecipa poi attivamente alla Resistenza. Dopo la guerra, nel dicembre 1945, si trasferisce a Napoli, dove vive sino al 1951; insegna all'Accademia di Belle Arti e intanto scrive Cronache di poveri amanti (1947), Un eroe del nostro tempo (1949), Le ragazze di San Frediano (1949). Negli stessi anni lavora come giornalista e collabora alla sceneggiatura di alcuni famosi film: Paisà di Roberto Rossellini, Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, Le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy
Tra le opere più importanti: Cronaca familiare (1947), Cronache di poveri amanti (1947), Metello (1955).

In Cronaca Familiare Pratolini descrive le vicende affettive tra sé e il fratello. I due vengono separati molto piccoli, e quest'ultimo è allevato da un maggiordomo, che gli inculca un'educazione molto severa e lo tratta con distacco, pur volendogli bene. I due si ritrovano dopo alcuni anni e rimangono legati da un profondo affetto. Nel libro ha una parte preponderante la descrizione dei rapporti affettivi dell'autore con il fratello e altri suoi famigliari. Si mescola autobiografia e trasfigurazione letteraria delle vicende.

Metello racconta la storia di Metello Salani, un orfano allevato da contadini che si trasferisce a Firenze per trovare lavoro. Partecipa a degli scioperi e al movimento socialista. In parallelo si sviluppano le vicende affettive del protagonista che finirà per sposare Ersilia. Cronache di poveri amanti è un romanzo ambientato quasi interamente in Via del Corno. In esso l'autore sviluppa le vicende d'amore che coinvolgono i ragazzi più giovani della via, ma non trascura nemmeno quelle dei residenti più adulti. Sullo sfondo si apre lo scenario della Firenze nei primi anni del fascismo, una città in lotta per l'affermazione di valori contrastanti. Come in quasi tutti gli altri romanzi di Pratolini la questione storica è posta come ambientazione di avvenimenti più frivoli, ma consente al lettore di entrare in contatto con un periodo ormai trascorso, conoscendolo intensamente.

Un eroe del nostro tempo narra le vicende di una vedova costretta a trasferirsi in una via di Firenze in cui non conosce nessuno e dove fatica ad inserirsi: ella ha sempre avuto al suo fianco persone dal carattere forte (prima il padre e poi il marito) le quali le hanno sempre consigliato di diffidare dagli sconosciuto soprattutto se questi ultimi non appartengono ad un determinato partito politico, quello fascista. La donna vive così le sue prime settimane segregata nella sua nuova abitazione, senza parlare con nessuno. Le sottili mura del suo appartamento le permettono di sentire ciò che avviene nella casa vicina ed ella inizia a seguire con attenzione sempre maggiore i movimenti del giovane Sandro, un ragazzo restato orfano del padre, costretto a diventare adulto prima del tempo. Tra i due inizia una relazione che porterà la donna, succube al forte carattere del giovane, ad annullare se stessa per il suo innamorato. Sullo sfondo, soprattutto nelle vicende che riguardano la vita lavorativa di Sandro, riemerge una Firenze dilaniata dalla lotta tra fascismo e comunismo

Vasco Pratolini è un autore che ha tentato di tradurre l'atmosfera neorealista in una precisa poetica. Egli è uno degli iniziatori del "nuovo realismo", la corrente della quale furono massimi esponenti Alberto Moravia, Vittorini e Cesare Pavese con il "realismo magico.
Tutte le opere di Vasco Pratolini sono ispirate alla poetica del "realismo socialista" a partire dalla scelta dei protagonisti popolari, i quali si fanno carico della prospettiva socialista e che consentono all'autore di delineare chiaramente i termini ideologici ed economici tra le classi sociali.

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