Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





venerdì 23 ottobre 2009




IL 22 OTTOBRE 1941 ESCE IL FILM D'ANIMAZIONE DUMBO DI WALT DISNEY

Presentato in concorso al 2° Festival di Cannes, vinse il Grand Prix du Festival come miglior film d'animazione. È considerato il 4° classico Disney secondo il canone ufficiale.
Dumbo fu il risultato di una precisa volontà del Disney Studio di realizzare un lungometraggio semplice e senza il colossale dispiego di mezzi che aveva caratterizzato i lavori precedenti (Biancaneve e i sette nani, Pinocchio e Fantasia), anche a causa dell'iniziale fiasco (in proporzione ai mezzi impiegati) del precedente film Fantasia, ed è oggi considerato uno dei suoi film più belli.

Il protagonista è Dumbo jr., un elefantino che viene subito e indelicatamente soprannominato Dumbo (dall'inglese dumb, stupido ma anche muto). Viene preso in giro per le sue grandi orecchie, ma presto scoprirà che grazie ad esse è in grado di volare usandole come ali. Il suo unico amico è il topo Timoteo, un colpo di genio che è anche una parodia della stereotipata avversione degli elefanti per i topi; egli cercherà di rendere una star il povero elefantino

Al successo in Italia della prima versione contribuirono anche le canzoni della colonna sonora, ai cui cori partecipò anche il Quartetto Cetra

« Ne ho vedute tante da raccontar
giammai gli elefanti volar! »
(I corvi di Dumbo - Quando ho visto un elefante volar, dalla colonna sonora del film, Oscar nel 1942.)

Per il doppiaggio dei cori del film avvenuto nel 1948 i suoi componenti ricevettero una lettera autografa di congratulazioni da parte dello stesso Walt Disney.

Nessun commento:

Posta un commento