Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





mercoledì 24 agosto 2011


QUADERNO A QUADRETTI
RUBRICA DI MARIA SERRITIELLO

QUANDO IL VALORE POSITIVO DELLA CULTURA CLASSICA LATINA, DIVENTA NEGATIVA AI GIORNI NOSTRI....E SENZA BISOGNO DI ESSERE DIMOSTRATA....BASTA LA LETTURA DEI GIORNALI, BASTANO LE PAROLE, BASTA IL PENSIERO E BASTANO I GESTACCI DEI POLITICI A CUI E' AFFIDATO RAPPRESENTARE L'ONORE E LA DIGNITA' DELLA NOSTRA NAZIONE.
ACCORATA E CON CON DANTE ALIGHIERI, ELEVO IL MIO LAMENTO.IO MI ACCOMPAGNO CON GLI ITALIANI MIGLIORI DEL PASSATO E CON I CERVELLI DEL PRESENTE: RITA LEVI MONTALCINI,LA SIGNORA RITA MONTALCINI, LA SCIENZIATA PREMIO NOBEL. A SCILIPOTI(CARNEADE CHI E' COSTUI...) DICO CHE L'INTELLIGENZA NON HA ETA' MA QUESTO LUI NON LO PUO' SAPERE,PERCHE', SE SI PARLA D'INTELLIGENZA, LUI E' ESCLUSO. UN PARLAMENTARE CHE SI VENDE INSIEME A TUTTI GLI ALTRI SONO SOLO ACQUA SPORCA...

Ahi serva Italia, di dolore ostello,. nave sanza nocchiere in gran tempesta,. non donna di provincie, ma bordello! Dante Alighieri, Purgatorio, Canto VI,......


Aurea mediocritas
Orazio, Carmina II, 10


Vivrai meglio, Licinio, se non
ti spingerai sempre in alto mare
e se, nel timore di burrasche, per prudenza
non starai troppo vicino alla costa piena di insidie,
Chiunque apprezza la giusta misura,
che dà la perfezione,
evita cauto lo squallore di un tugurio,
ed evita sobrio lo splendore
di una reggia che suscita invidia.
È piú facile che i venti scuotano un pino
immenso, che facciano crollare con maggior rovina
le torri elevate e che i fulmini colpiscano
i monti più alti.
Un animo ben temprato
nelle avversità spera un mutamento,
nella buona fortuna lo teme.
È Giove che riconduce gli orribili inverni,
ma è lui stesso che poi li porta via.
Se oggi va male, ricorda che non sarà sempre così:
capita che Apollo, senza tendere l’arco, svegli con la cetra
la poesia che tace.
Nelle avversità della vita dimostrati dunque
coraggioso e forte; e cosí tu stesso ammaina
con saggezza le vele, quando un vento
troppo favorevole le gonfia.

L'ideale dell'aurea mediocitas deriva dalla dottrina greca della giusta misura. In questo carme Orazio ci dà quindi la sua ricetta di vita: evitare ogni eccesso

ECCO EVITARE OGNI ECCESSO ALLA SCONCEZZA!!

PER SAPERNE DI PIU'

« Dum loquimur fugerit invida
aetas: carpe diem, quam minimum credula postero. »

« Mentre parliamo il tempo sarà già fuggito, come se ci odiasse.
Cogli il giorno, confidando il meno possibile nel domani. »
(Orazio )

Quinto Orazio Flacco, in latino Quintus Horatius Flaccus e noto semplicemente come Orazio (Venosa, 8 dicembre 65 a.C. – Roma, 27 novembre 8 a.C.), è stato un poeta romano. Considerato uno dei maggiori poeti dell'età antica, nonché maestro di eleganza stilistica e dotato di inusuale ironia, seppe affrontare le vicissitudini politiche e civili del suo tempo da placido epicureo amante dei piaceri della vita, dettando quelli che per molti sono ancora i canoni dell'ars vivendi





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