Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





venerdì 18 dicembre 2009








"Non è vero che uno più uno fa sempre due; una goccia più una goccia fa una goccia più grande. »
(Tonino Guerra

Antonio Guerra detto Tonino (Santarcangelo di Romagna, 16 marzo 1920) è un poeta, scrittore e sceneggiatore italiano

Maestro elementare, nel 1943, durante la seconda guerra mondiale viene deportato in Germania e internato in un campo di concentramento a Troisdorf.

« Mi ritrovai con alcuni romagnoli che ogni sera mi chiedevano di recitare qualcosa nel nostro dialetto. Allora scrissi per loro tutta una serie di poesie in romagnolo. »


Dopo la Liberazione si laurea in pedagogia presso l'Università di Urbino (1946), con una tesi orale sulla poesia dialettale. Fa leggere i suoi componimenti a Carlo Bo. Ottenuti riscontri positivi, decide di pubblicarli, a sue spese. S'intotola I scarabocc (Gli scarabocchi); Bo ne firma la prefazione.

Diventa membro di un gruppo di poeti, «E circal de giudeizi» (Il circolo della saggezza), di cui fanno parte anche Raffaello Baldini e Nino Pedretti.
Al 1952 risale l'esordio come prosatore con un breve romanzo, La storia di Fortunato. Nel 1953 si trasferisce a Roma, dove avvia una fortunata attività di sceneggiatore. Nella sua lunga carriera ha collaborato con alcuni fra i più importanti registi italiani del tempo (Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, i fratelli Taviani, ecc.).

Negli anni ottanta torna in Romagna. Dal 1989 vive e lavora a Pennabilli, centro del Montefeltro, che gli ha conferito la cittadinanza onoraria in riconoscenza dell'amore dimostrato nei confronti di questo territorio

Qui ha dato vita a numerose installazioni artistiche. Si tratta di mostre permanenti che prendono il nome de I Luoghi dell'anima tra cui: L'Orto dei frutti dimenticati, Il Rifugio delle Madonne abbandonate, La Strada delle meridiane, Il Santuario dei pensieri, L'Angelo coi baffi, Il Giardino pietrificato.

Una sua installazione artistica, "L'albero della memoria", è presente anche a Forlì, presso i Giardini Orselli

È stato stretto collaboratore alla sceneggiatura insieme a registi di primo rango, come Andrej Tarkovskij, Francesco Rosi, Michelangelo Antonioni, Luchino Visconti, Theo Angelopoulos, i fratelli Taviani, Federico Fellini, Marco Bellocchio, Vittorio De Sica, Elio Petri, Giuseppe De Santis…

L'avventura (1960), regia di Michelangelo Antonioni
La notte (1961), regia di Michelangelo Antonioni
L'eclisse (1962), regia di Michelangelo Antonioni
Deserto rosso (1964), regia di Michelangelo Antonioni
Matrimonio all'italiana (1964), regia di Vittorio De Sica
Casanova '70 (1965), regia di Mario Monicelli
La decima vittima (1965), regia di Elio Petri
Blow Up (1968), regia di Michelangelo Antonioni
Lo scatenato (1967) regia di Franco Indovina
Zabriskie Point (1970), regia di Michelangelo Antonioni
Bianco, rosso e... (1972), regia di Alberto Lattuada
Amarcord (1973), regia di Federico Fellini
Caro Michele (1976 ), regia di Mario Monicelli
Tre fratelli(1981), regia di Francesco Rosi
Nostalghia (1983), regia di Andrej Tarkovskij
E la nave va (1983), regia di Federico Fellini
Kaos (1984), regia di Paolo e Vittorio Taviani
Ginger e Fred (1986), regia di Federico Fellini
Il male oscuro (1989 ), regia di Mario Monicelli
Premi e riconoscimenti [modifica]
David di Donatello per la migliore sceneggiatura
1981: Tre fratelli di Francesco Rosi
1984: E la nave va di Federico Fellini
1985: Kaos dei fratelli Taviani
Premio Nonino
Premio Pasolini
Premio Letterario "Val di Comino"
Onorificenze [modifica]
Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana

— Roma, 24 ottobre 2002. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.
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Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Guerra Antonio in arte Tonino Guerra

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