Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





mercoledì 9 novembre 2011




Addio a Joe Frazier, uno dei grandissimi della boxe. Fu il primo a battere Mohammed Ali

Joseph William Frazier, noto semplicemente come Joe Frazier (Beaufort, 12 gennaio 1944 – Filadelfia, 7 novembre 2011), è stato un pugile statunitense.

Vincitore di una medaglia d'oro alle Olimpiadi è stato detentore del titolo di campione del mondo dei pesi massimi. Soprannominato "Smokin' Joe", è ricordato soprattutto per essere stato l'irriducibile avversario di Muhammad Ali, con il quale si confrontò in tre memorabili incontri, considerati tra i più duri ed emozionanti della storia del pugilato. In un'intervista rilasciata alla HBO, disse che nel suo terzo match con Ali (il "The Thrilla in Manilla") aveva un occhio parzialmente accecato, a causa di un incidente durante gli allenamenti.

Fu eletto Fighter of the year (pugile dell'anno) dalla rivista americana Ring Magazine nel 1967, 1970 e 1971.

Dotato di una forza brutale, e in particolare di un devastante gancio sinistro, Frazier è stato un campione vero anche da dilettante, vincendo l'oro olimpico a Tokyo 1964. Quindi ha detenuto il titolo mondiale ed è entrato nella Hall of Fame.

Fuori dal ring era invece considerato un autentico gentleman, che ha tentato la carriera di cantante con il gruppo dei "Joe Frazier and the Knockouts". Figlio di un raccoglitore di cotone in una piantagione della Carolina del Sud, si è trasferito a Filadelfia a soli 17 anni per intraprendere la carriera pugilistica. Da professionista "Smokin' Joe" ha sostenuto 37 incontri, vincendone 32 (27 prima del limite), perdendone 4 e pareggiandone uno.

Per tre anni (1967, 1970 e 1971) è stato proclamato "pugile dell'anno" dalla rivista americana "Ring Magazine". Lascia 11 figli, tre dei quali, due maschi e una femmina, hanno cercato di ripercorrere le sue orme sul ring. Nei giorni scorsi, quando le sue condizioni si sono terribilmente aggravate, ha pregato per lui anche il grande Ali: «Le ultime notizie a proposito di Joe sono difficili da credere e ancora più difficili da accettare - aveva detto l'ex campione, da tempo affetto dal morbo di Parkinson - Joe è un combattente e un campione, e io prego che lotti anche adesso».

Fu proprio Frazier il primo a battere Ali ai punti nel 1971 al Madison Squadre Garden di New York, per decisione unanime dopo 15 durissimi round, in quello che allora fu definito il "match del secolo". Ali si prese la rivincita tre anni dopo, sempre ai punti ma dopo 12 round, prima di aggiudicarsi anche la "bella" a Manila nelle Filippine al termine del 14/o round, in un altro match mondiale ormai entrato nella storia della boxe.

Origini

Joe Frazier nacque il 12 gennaio 1944 a Beaufort, Carolina del Sud, da Rubin e Dolly Frazier. Crebbe in una fattoria di famiglia di dieci acri con i suoi dodici fratelli e sorelle. Un tredicesimo figlio, David, morì di difterite da piccolo, rendendo così Joe il membro più giovane della vasta famiglia Frazier. I suoi genitori piantavano verdure e allevavano maiali, ma il loro reddito principale veniva soprattutto dal lavoro per le aziende agricole di grandi proprietari terrieri bianchi. Sua madre lavorava nei campi, mentre suo padre era un sorvegliante. Soprannominato Billy Boy, Frazier è stato, per sua stessa ammissione, il figlio preferito di suo padre, che era spesso al suo fianco. Nella sua autobiografia disse: "... Mio papà era il mio eroe, il mio battito cardiaco. Eravamo sempre insieme."[1] Dolly era invece una devota battista e disciplinava per bene i suoi figli. Infatti, ogni sua parola era legge e i bambini non dovevano far altro che ascoltare e obbedire. L'infanzia di Frazier fu una vita rurale del sud: trascorse gran parte del suo tempo ad aiutare il padre a gestire un immobile e aiutandolo nel fare le sue faccende quotidiane. E così come fecero i suoi genitori e fratelli, anche lui stesso lavorò nei campi di una delle grandi aziende agricole.

Nei primi giorni di Novembre, viene annunciato che il campione è in fin di vita e che stà combattendo la battaglia con l'ultima fase della sua drammatica malattia. La notte del 6 Novembre girano voci in cui viene detto che Frazier non ce l'ha fatta, ma poi vengono smentite. Perderà la vita qualche ora più tardi a 67 anni a Filadelfia, il 7 novembre 2011. 'Smokin' Joe' è stato messo al tappeto da un tumore al fegato. Il suo più grande avversario, Muhammad Ali, ha portato il suo tributo dicendo: "il mondo ha perso un grande campione. Ricorderò sempre Joe con rispetto e ammirazione. Il mio pensiero va alla sua famiglia e a coloro che l'ha amato". Al 67enne vecchio campione, il tumore era stato diagnosticato un mese prima della sua dipartita


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