Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





giovedì 25 novembre 2010



Francesco Nuti (Prato, 17 maggio 1955) è un regista, attore, sceneggiatore e produttore italiano

Francesco Nuti inizia la propria carriera artistica quando è ancora studente, esibendosi come attore dilettante con monologhi che egli stesso scrive, continuando anche dopo essere stato assunto come operaio in un'industria tessile di Prato.[1] Sul finire degli anni settanta entra a far parte del gruppo cabarettistico dei Giancattivi, già formato da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. In quegli anni il trio partecipa a trasmissioni televisive di successo come Black Out e Non Stop. Sempre con i Giancattivi, sotto la direzione dello stesso Benvenuti, compie il suo esordio cinematografico nel 1981, con il film Ad ovest di Paperino che ripropone parte del repertorio del gruppo.

Nel 1982 Nuti abbandona il trio e inizia la carriera solista con alcuni film diretti da Maurizio Ponzi: Madonna che silenzio c'è stasera (1982), Io, Chiara e lo scuro (1983) e Son contento (1983), che gli danno una certa notorietà, in particolare per il ruolo del giocatore di biliardo nel secondo dei tre film con cui si aggiudica il David di Donatello ed il Nastro d'Argento come migliore attore protagonista

In seguito Nuti passa anche dietro alla macchina da presa e con il suo primo film, Casablanca, Casablanca (1985) – ideale seguito di Io Chiara e lo scuro – vince il premio come miglior regista esordiente al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián e il secondo David di Donatello come miglior attore.[2] Realizza successivamente altre pellicole di successo: Tutta colpa del Paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Pascoski di padre polacco (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1990), Donne con le gonne (1991).

Nello stesso periodo si dedica anche alla musica. Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Sarà per te – in seguito incisa anche da Mina – e duettando con Mietta nel brano Lasciamoci respirare, composto dal cantautore Biagio Antonacci ed inciso nel 1992.

Nel 1994 dirige ed interpreta l'ambizioso OcchioPinocchio che purtroppo non incontra i favori del pubblico. In seguito torna a fare film che riprendono il filone che ha decretato il suo successo, ma senza ripeterne i fasti: Il signor Quindicipalle (1998), Io amo Andrea (2000) e Caruso, zero in condotta (2001) ottengono infatti tiepidi consensi ai botteghini, non paragonabili a quelli della seconda metà degli anni ottanta.

Il declino commerciale diventa presto anche declino personale: negli anni successivi, infatti, Nuti comincia a soffrire di depressione, tenta il suicidio e ha gravi problemi di alcolismo. Il 12 maggio 2006 è protagonista di un'intervista a Radio 24 che viene interrotta anticipatamente a causa del suo stato di forte alterazione.

L'incidente

Alla vigilia del ritorno sul set per girare il film da tempo annunciato, Olga e i fratellastri Billi, con Sabrina Ferilli e Isabella Ferrari, il 2 settembre 2006 Nuti entra in coma a causa di un ematoma cranico dovuto ad un incidente domestico e viene ricoverato e operato d'urgenza alla testa presso il Policlinico Umberto I di Roma.

Il 24 novembre dello stesso anno esce dal coma e viene trasferito nell'ospedale Versilia di Lido di Camaiore, centro specializzato nella riabilitazione neuromotoria. Nel maggio 2007, alcune notizie di stampa, affermano un miglioramento di Nuti e la possibilità che torni a camminare.

Ai primi di giugno del 2008, l'ex moglie Annamaria Malipiero da cui ha avuto la figlia Ginevra nel 1999, comunica che l'attore è uscito dall'ospedale e continua la riabilitazione.

A febbraio 2009 il fratello Giovanni rilascia un'intervista al quotidiano di Firenze La Nazione, annunciando il ritorno a casa di Francesco e, nel maggio dello stesso anno, durante la presentazione del saggio di Matteo Norcini Francesco Nuti. La vera storia di un grande talento, dichiara che con Francesco ha iniziato a scrivere un libro di poesie intitolato Poesie raccolte. Intanto l'amico Giovanni Veronesi, già collaboratore di molti suoi film, esprime la volontà di portare nelle scuole italiane i film di Francesco Nuti.

Nel giugno 2009 la Cineteca Nazionale gli dedica una retrospettiva alla Sala Trevi di Roma.

Un documentario a lui dedicato dal titolo Francesco Nuti... e vengo da lontano viene presentato al Festival Internazionale del Film di Roma 2010. Il comunicato che annuncia il documentario contiene anche aggiornamenti sullo stato di salute del regista: costretto su una sedia a rotelle e muto dal giorno dell'incidente.[11] Nell'occasione il fratello ha affermato di sentire «un sentimento nuovo e forte: il compito di ridare voce a mio fratello, compito impossibile per il medico.»

Il 18 novembre 2010 l'attore e regista riappare in pubblico al cinema Eden di Prato per presentare il suo CD Le note di Cecco, realizzato con il fratello Giovanni e con Marco Baracchino.

Filmografia

Regista

Casablanca, Casablanca (1985)
Tutta colpa del paradiso (1985)
Stregati (1986)
Caruso Pascoski di padre polacco (1988)
Willy Signori e vengo da lontano (1990)
Donne con le gonne (1991)
OcchioPinocchio (1994)
Il Signor Quindicipalle (1998)
Io amo Andrea (2000)
Caruso, zero in condotta (2001)

Sceneggiatore

Madonna che silenzio c'è stasera, regia di Maurizio Ponzi (1982)
Io, Chiara e lo scuro, regia di Maurizio Ponzi (1982)
Son contento, regia di Maurizio Ponzi (1983)
Casablanca, Casablanca, regia di Francesco Nuti (1985)
Tutta colpa del paradiso, regia di Francesco Nuti (1985)
Stregati, regia di Francesco Nuti (1986)
Caruso Pascoski di padre polacco, regia di Francesco Nuti (1988)
Willy Signori e vengo da lontano, regia di Francesco Nuti (1990)
Donne con le gonne, regia di Francesco Nuti (1991)
OcchioPinocchio, regia di Francesco Nuti (1994)
Il Signor Quindicipalle, regia di Francesco Nuti (1998)
Io amo Andrea, regia di Francesco Nuti (2000)
Caruso, zero in condotta, regia di Francesco Nuti (2001)

Attore

ad ovest di Paperino, regia di Alessandro Benvenuti (1981)
Madonna che silenzio c'è stasera, regia di Maurizio Ponzi (1982)
Io, Chiara e lo scuro, regia di Maurizio Ponzi (1982)
Son contento, regia di Maurizio Ponzi (1983)
Sogni e bisogni, regia di Sergio Citti (1984) - film TV
Casablanca, Casablanca, regia di Francesco Nuti (1985)
Tutta colpa del paradiso, regia di Francesco Nuti (1985)
Stregati, regia di Francesco Nuti (1986)
Caruso Pascoski di padre polacco, regia di Francesco Nuti (1988)
Willy Signori e vengo da lontano, regia di Francesco Nuti (1990)
Donne con le gonne, regia di Francesco Nuti (1991)
OcchioPinocchio, regia di Francesco Nuti (1994)
Il Signor Quindicipalle, regia di Francesco Nuti (1998)
Io amo Andrea, regia di Francesco Nuti (2000)
Caruso, zero in condotta, regia di Francesco Nuti (2001)
Concorso di colpa, regia di Claudio Fragasso (2005)
Produttore

Maramao (1987)
Io amo Andrea (2000)

Premi
"Nastro d'Argento" come miglior attore protagonista per il film Io, Chiara e lo scuro (1983)
"Vittorio De Sica" nella sezione "Cinema italiano" (1983)
"David di Donatello" per il miglior attore per il film Io, Chiara e lo scuro (1983)
"David di Donatello" per il miglior attore per il film Casablanca, Casablanca (1985)
"Europa Cinema" premio speciale "Bentornato Francesco" (2005)

Bibliografia
Matteo Norcini, Francesco Nuti. La vera storia di un grande talento, Empoli, Ibiskos Editrice Risolo, 2009.
Morando Morandini; et al., Il Morandini 2009. Dizionario dei film, Bologna, Zanichelli, 2009






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