

Il 21 settembre ogni salernitano è più salernitano degli altri giorni, perchè è il giorno di San Matteo.Non è raro sentire nei commenti del popolo devoto e non "iamme a truvà a San Matteo"come se fosse un parente da visitare per mostrargli affetto.Lui per i salernitani ha un debole:li protegge da ogni sciagura,li rassicura,li sostiene perfino quando la salernitana perde e fa in modo che in ogni azione dei suoi fedeli ci sia.La città si risveglia diversa e attende impaziente l'ora della processione per vederlo uscire attorniato da"e sore"(sorelle)In effetti le sorelle altro non sono che le statue dei martiri salernitani:Ante Gaio e Fortunato,rinforzati da una poderosa statua di San Giuseppe e da San Gregorio VII, il papa che qui venne a morire in esilio. Per tutta la città l'odore della milza cotta nell'aceto è il profumo intenso che si sparge ma tant'è è l'usanza a cui nessuno vuole sottrarsi neppure i mangiatori globalizzati di Kaibab del sabato sera,nel centro storico.VIVADDIO!!!!!
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