Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso.....

Pablo Neruda





mercoledì 1 luglio 2009




IL 1 LUGLIO 1804 NASCE A PARIGI LA SCRITTRICE GEORGE SAND

George Sand (pseudonimo di Amandine Aurore Lucile Dupin, poi baronessa Dudevant; Parigi, 1 luglio 1804 – Nohant-Vic, 8 giugno 1876) è stata una scrittrice e femminista ante litteram francese.

Autrice di romanzi, novelle, racconti, opere teatrali, un'autobiografia, critiche letterarie e testi politici, non si dedicò solo alla letteratura, ma anche alla pittura.

Fu attiva nel dibattito politico e partecipò, anche se non in primo piano, al governo provvisorio del 1848.

È ricordata anche per le sue relazioni sentimentali avute con lo scrittore Alfred de Musset e con il musicista Frederic Chopin.

Figlia dell'ufficiale Maurice Dupin e della modista Sophie Victoire Delaborde, era nipote di Charles Louis Dupin de Francueil. Rimasta orfana di padre a quattro anni, ebbe un'infanzia libera trascorsa nella proprietà di Nohant presso la nonna paterna, figlia naturale del maresciallo di Francia conte Maurizio di Sassonia (1696-1750)

Nel 1822 sposa il barone Casimir Dudevant, dal quale ha due figli: Maurice (nato nel 1823) e Solange (nata nel 1828). Ben presto lascia il marito e inizia a condurre una vita sentimentale piuttosto agitata

Nel 1830 si stabilisce a Parigi dove si lega al romanziere Jules Sandeau e, nel 1831 comincia a lavorare per le Figaro, per il quale firma, con Sandeau, numerosi articoli con lo pseudonimo di J. Sand. Sempre in collaborazione con Sandeau, e con lo stesso pseudonimo, nel 1831 pubblica il suo primo romanzo, Rose et Blanche (Rosa e Bianca).

La Dupin cambia il suo pseudonimo in George Sand, e lo userà per sempre nelle opere successive, che scriverà da sola. Adottato questo pseudonimo maschile, comincia a dissimulare le sue fattezze femminili con abiti maschili. Questo le permette di circolare più liberamente per Parigi, fumando la pipa, e di accedere a luoghi in cui a una donna del suo rango è vietato l'ingresso.

Si tratta di un comportamento assolutamente fuori dal comune nel XIX secolo, quando i codici sociali, soprattutto fra le classi agiate, hanno una grandissima importanza. Come conseguenza del suo comportamento, la Sand perde buona parte dei suoi privilegi di baronessa.

Con questo comportamento la Sand intende sfatare lo stereotipo femminile e dimostare che le donne possono godere della stessa libertà degli uomini. Anche nella sua professione, l'uso di uno pseudonimo maschile indica chiaramente che la Sand vuole essere giudicata indipendentemente dal fatto di essere una donna, ma solo in base al suo talento.

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